• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PARASEPIOLITE

di Maria Piazza - Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
  • Condividi

PARASEPIOLITE

Maria Piazza

. Minerale o meglio molecola parasepiolitica (H8Mg3Si3O12), che unita in rapporti diversi alla paramontmorillonitica (H2Al2Si4O12•5 H2O) forma il gruppo dei minerali asbestiformi della paligorskite. Cristallina; si presenta in fibre sottili o scaglie allungate, variamente disposte o in aggregati compatti, asbestiformi, ecc., frequentemente con inclusi di calcite, acido silicico e sostanze organiche. Sfaldatura micacea secondo {001} con lamine di sfaldatura flessibili. Peso specifico 2 ÷ 2,17, durezza 2 ÷ 2,50. Lucentezza sericea, grassa o terrosa. Colore bianco, giallo, roseo, ecc. Rifrazione e birifrazione variabile con il contenuto in ferro. Ritenuta da alcuni varietà distinta dalla sepiolite (v., XXXI, p. 398) perché cristallina, secondo altri tale separazione è impossibile perché in tutte le sepioliti si trova una parte colloidale (sepiolite) e una cristallina (parasepiolite) in rapporto variabile. Fusibile al cannello, attaccabile dagli acidi HCl e H2SO4, completamente però solo per fusione con soda. Si può ritenere formata per alterazione di serpentino, forsterite, enstatite, ecc., o per azione di soluzioni contenenti SiO2 e Mg su calcare e anche di gesso e NaCl in laghi o lagune. Si trova in Italia, bianca, superficialmente gialla per ossidi di ferro, in geodi di quarzo e calcedonio in serpentino alterato, nella zona dei soffioni boriferi di Serrazzano (Pisa) e nelle Alpi di Sapatlè nella valle della Germanasca, come pure in Francia, nella Stiria, in Slesia e in moltissime altre località.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali