PARANINFO (da παρά "presso" e νυμϕιος "sposo")
Più propriamente dovrebbe dirsi paraninfio, mentre la voce paraninfo è propria a indicare chi accompagna la sposa (da παρά e νύμϕη sposa"). Presso i Greci nel giorno delle nozze, dopo il banchetto nuziale, che si dava in casa della sposa, adorna di ogni genere di serti e di fronde, lo sposo conduceva alla propria casa, su un carro, la sposa vestita a festa. Sul carro lo sposo prendeva il suo posto fra la sposa e il paraninfo (παρανυ0μϕιος), che generalmente era un amico intimo o un parente dello sposo. Questi accompagnava la coppia nuziale fino alla casa maritale. La donna che assisteva la novella sposa e la conduceva al talamo nuziale dicevasi ἡ παράνυμϕος. Una serie di vasi greci dipinti, in prevalenza di stile arcaico, ci mostra bighe e quadrighe con sopra lo sposo e la sposa velata assistiti dal paraninfo e circondati da parenti e da amici e amiche della sposa che recano sul capo canestri contenenti il corredo. Presso i Romani la matrona che assisteva la sposa dicevasi pronuba. La voce paraninfo prese col tempo anche un senso cattivo, volendosi con essa significare un sensale di matrimonî.