PARALIA (Παραλία)
Personificazione del demo attico omonimo.
Su un bassorilievo marmoreo trovato al Pireo e datato alla fine del V-inizio del IV sec. a. C. per gli echi fidiaci che mostrano alcune figure, appare a destra Dioniso sdraiato su una klìne, con in mano un rhytòn a testa di grifo e una coppa; ai piedi del letto è seduta una fanciulla con chitone e nebrìs, mentre altre tre figure, che le maschere tragiche e gli specchi che recano in mano caratterizzano come attori, sono in piedi sulla sinistra. La scritta alquanto rovinata che è sotto la fanciulla, sul bordo inferiore di questo rilievo coregico, è stata integrata in Παιδήα, cioè Παιδεία dal Robert, il quale vi vide successivamente la personificazione di una Phyle vittoriosa in una gara coregica.
La lettura P. si deve allo Schuchhardt, il quale identificò la fanciulla con la rappresentazione del demo attico di Paralia, qui associata a Dioniso e dunque indossante la nebrìs come le menadi. Il Furtwängler vede in P. un'eroina locale, compagna dell'eroe Paralos (v.), che aveva un santuario al Pireo: l'associazione di queste due figure con i ludi dionisiaci sarebbe del tutto occasionale.
Bibl.: C. Robert, Relief im Peiraeius, in Ath. Mitt., VII, 1882, pp. 389-95, tav. XIV; C. Schuchhardt, Paralia, ibid., XIII, 1888, pp. 221-22; C. Robert, Scenisches, in Hermes, XXII, 1887, pp. 336; E. Maas, Attisches Schauspielerrelief aus Cagliari, in Jahrbuch, XI, 1896, p. 104-06, fig. 2; A. Furtwängler, Sogennantes "Todtenmahl" - Relief mit Inschrift, in Sitzungsberichte der k. bayer. Akademie der Wissenschaften zu München, 1897, pp. 411-12; Höfer, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 1566-1567, s. v., n. i.