PARAGUAY (XXVI, p. 281; App. I, p. 920; II, 11, p. 504)
Popolazione. - Il censimento del 1950 ha dato un valore di 1.328.452 ab. (3,3 per km2), distribuiti come nel seguente prospetto; nel 1958 la popolazione è stata valutata in ragione di 1.655.000 ab.
Condizioni economiche. - Alla base dell'economia del Paraguay rimane ancora l'agricoltura.
Tra le colture subtropicali il primo posto spetta tuttora al cotone, anche se questo ha visto restringere la sua area dai 74.000 ha nel 1951-52 ai 60.000 ha attuali; la produzione del 1951-52 è stata di 140.000 q e si è mantenuta negli anni successivi sui 110.000 q annui. La canna da zucchero, che nel 1958 era coltivata su 21.000 ha, dà una produzione di 380.000 q, destinati allo zuccherificio, in massima parte, alla distillazione dell'alcool (4-5000 hl annui) e alla produzione del rhum (30-40 mila hl annui). La coltura del tabacco si estende attualmente su 6-7000 ha e nel 1958 ha dato una produzione di 72.000 q. Tra i cereali al primo posto rimane sempre il mais che, anzi, registra un notevole incremento; esso veniva infatti coltivato nel 1952-53 su 82.000 ha (produzione: 1.070.000 q), saliti a 84.000 ha nel 1955 (prod. circa 1.250.000 q) ed a 98.000 ha nel 1958, che hanno prodotto ancora 1.200.000 q. La manioca, coltivata su 62.000 ha nel 1956, ha prodotto 9.500.000 q. Il riso viene coltivato su 7000 ha e produce (1958) circa 160.000 q. La produzione del grano è stata più che quadruplicata a partire dal 1952; infatti da 1496 t prodotte in quell'anno, è arrivata nel 1958 a 6750 t. Gli agrumi (aranci e mandarini soprattutto) hanno dato una produzione di 20.300.000 q nel 1952. La coltura del banano nel 1956 ha prodotto 7,7 milioni di caschi.
Il patrimonio zootecnico è stato notevolmente incrementato.
I bovini da 4.088.000 nel 1954-55, sono saliti, nei due anni successivi, a 4.426.000; gli ovini da 222.000 a 351.000; i cavalli da 350.000 a 517.000; gli asini da 17.000 nel 1953-54, sono saliti nel 1956 a circa 20.000 ed i muli da 8.000 a 11.000; i suini, infine, hanno avuto dal 1951-52 al 1955-56, un incremento del 75%, essendo saliti da 250.000 a 439.999; un decremento si registra solo per i caprini che da 68.000 nel 1951-52 sono discesi a 57.000 nel 1955-56.
Di modeste proporzioni rimane ancora l'industria. Il cotonificio nel 1958 contava 22.000 fusi e 672 telai; il cementificio ha prodotto 12.300 t. Recentemente sono stati fatti sondaggi per appurare le possibilità del sottosuolo e pare che nel Chaco, presso la frontiera boliviana, si trovino giacimenti di petrolio e nella Sierra de Amanbay di carbone. Le risorse idriche ammontano a 2 milioni di kW; nel 1958 si sono prodotti 60 milioni di kWh.
Comunicazioni. - La rete ferroviaria è attualmente di 1245 km, di cui 746 per uso privato. Una autostrada lunga 1500 km unisce Asunción a Buenos Aires. È inoltre in costruzione una strada lungo il Paraná che unirà Asunción al porto brasiliano di Parayana, permettendo finalmente la comunicazione con l'Atlantico; questa strada attraverserà il fiume su un ponte internazionale lungo 475 m ed alto 229 m. Il traffico fluviale registra un transito per 400.000 t di merci, in media, l'anno.
Commercio estero. - Le importazioni, per il periodo 1955-58, si aggirano sui 2895,5 milioni di dollari, e le esportazioni sui 3509,7 milioni di dollari. Il maggiore prodotto di esportazione è il cotone, assorbito nella quasi totalità dall'Argentina.
Finanze. - Il reddito nazionale del P. è stato valutato, nel 1958, in 20,7 miliardi di guarani ed il prodotto nazionale lordo in 23,3 miliardi; rispetto al 1950 essi risultano aumentati rispettivamente di 17 e 21 volte. Va notato, tuttavia, che tale aumento è stato assorbito in buona parte dal rialzo dei prezzi, in quanto, nel periodo considerato, l'indice dei prezzi all'ingrosso è aumentato di 14 volte e quello del costo della vita di oltre 11.
Nell'agosto del 1957 è stato introdotto un sistema di cambî singoli con tassi fluttuanti applicabili a tutte le transazioni. Tutte le esportazioni sono state assoggettate a una tassa del 15% del valore fob, ridotta al 7½% nel gennaio 1959 ed aumentata al 10% col mese successivo; dal febbraio 1959, una tassa del 5% sul valore cif è applicata alle importazioni, escluse quelle con i paesi confinanti. Il cambio con il dollaro, che nel 1956 e nel 1957 era stato fissato in 60 guarani per dollaro U. S. A., è poi mutato, raggiungendo nel 1958 i 94,60 guarani per le esportazioni e 111,30 guarani per le importazioni; a fine 1960, il cambio risultava pari a 126 guarani per 1 dollaro U. S. A.
La riforma valutaria del 1957 ha influito in parte sulle attività del sistema creditizio, nel senso che, mentre in precedenza tutte le valute estere erano detenute dalla Banca centrale, in seguito parte di esse è passata alle banche commerciali, che se ne servono per concedere prestiti agli importatori. Banche commerciali sono la Banca del P. e tre banche straniere private; la prima, che è governativa, assorbiva, alla fine del 1957, il 75% di tutti gli impieghi e il 70% dei depositi.
Storia. - Il regime dell'intellettuale Natalicio González aggravò la situazione economica del paese e provocò un generale malcontento che lo costrinse a dimettersi. Nel 1949 tre presidenti si sono succeduti, nel giro di pochi mesi, a causa della scissione in seno al partito colorado: Raimundo Rolón, Felipe Molas López e Federico Chaves (11 settembre) che riuscì a conciliare le varie fazioni del partito. Eletto regolarmente il 16 luglio 1950, Chaves iniziò un periodo di governo più tranquillo di quelli precedenti senza però riuscire ad avviare il paese verso il progresso e senza concedere le libertà democratiche. Il P. legò la sua politica a quella dell'Argentina peronista e si associò all'unione economica argentino-cilena (14 agosto 1953). Un patto di collaborazione militare con lo stato confinante, firmato in seguito ad una visita di Perón (3-5 ottobre), non trovò consenzienti le forze armate che, guidate dal gen. Alfredo Stroessner, rovesciarono il governo e sostituirono Chaves con Tomás Romeiro Pereira (5 maggio 1954). Alle elezioni dell'11 luglio l'unico candidato presentatosi per il colorado (gli altri partiti furono soppressi nel 1947), il gen. Alfredo Stroessner, fu portato alla presidenza della Repubblica. Da allora ebbe inizio nel P. una nuova dittatura che provoca saltuariamente tentativi di ribellione. Il 9 febbraio 1958 Stroessner veniva rieletto per altri 5 anni assieme a 60 deputati presentatisi a lista unica. La pressione contro la dittatura paraguayana è notevole all'estero, specie in seno all'OAS attraverso la quale si fanno sentire gli esiliati politici calcolati in 400 mila, ossia un quarto della popolazione. Talune prese di posizione del governo di Asunción lasciavano supporre che anche l'opposizione interna, sostenuta dal clero e dagli intellettuali, stesse per ottenere qualche sostanziale riconoscimento. Infatti, il 1° aprile 1959, Stroessner annunziava di avere inviato al Congresso una serie di provvedimenti tendenti a instaurare un governo costituzionale e a sospendere lo stato d'assedio in vigore da 12 anni. Tuttavia il 30 maggio Stroessner scioglieva il Congresso, reo di avere condannato la repressione di manifestazioni studentesche. Le elezioni per il nuovo Congresso hanno avuto luogo il 13 marzo 1960 ed i 60 seggi sono andati ai sostenitori del generale Stroessner. Alcuni tentativi d'invasione del P. da parte di esiliati (febbraio e novembre del 1959 e aprile del 1960) sono falliti. La caduta di Batista a Cuba e la condanna da parte dell'OAS (20 agosto 1960) del regime dittatoriale nella Repubblica Dominicana e poi l'uccisione R. Trujillo (luglio 1961) hanno reso più difficile la posizione dell'"ultimo dittatore delle Americhe" alla guida di un paese i cui problemi basilari, politici ed economici, non appaiono di pronta soluzione. Il P. fa parte della zona di libero scambio latino-americana, creata col trattato di Montevideo del 17 febbraio 1960, e ha sottoscritto la "Carta di punta del Este" (agosto 1961).
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