PAPIRO
. Nome dato tanto alla pianta quanto al prodotto che ne deriva e che fu impiegato in passato come materia scrittoria (vedi Papirologia). Il Cyperus papyrus L. è una grande erba perenne della famiglia Ciperacee, che alcuni autori tengono distinta dagli altri Cyperus nel genere Papyrus; ha rizoma grosso e strisciante, fusti giganteschi alti da 2 a 5 m., trigoni superiormente, con guaine quasi afille o prolungate in una lamina larga, brevemente lanceolata; l'infiorescenza è costituita da un'ombrella grande accompagnata da brattee lanceolate più brevi dell'infiorescenza, decomposta, con ombrellette munite d'involucretti di tre brattee lunghissime; le spighette sono piccole, rossigne, con asse manifestamente alate.
Questa pianta acquatica vive nella Siria, nella Palestina, nell'Africa tropicale e meridionale, alle Isole Mascarene e ha il suo massimo sviluppo nell'alto Nilo ove, insieme con altre piante acquatiche, ha costituito per gran tempo un formidabile ostacolo per la navigazione. È stata portata dagli Arabi in Sicilia, ove si è naturalizzata specie lungo l'Anapo presso Siracusa, lungo l'Alcantara a nord dell'Etna e si trova anche a Malta.
Il suo rizoma carnoso e ricco di amido è edule. Oggi in talune contrade le strisce di papiro e di specie affini servono a lavori d'intreccio.
La pianta si coltiva, a seconda dei climi, nei bacini delle serre o dei giardini a scopo ornamentale.