papiro
Per " carta ", in If XXV 65, il canto delle metamorfosi dei ladri; importanti le due terzine, per vedere la funzione del paragone istituito da D. tra la mutazione subita dalla carta che brucia, e muta quindi colore, e il serpente con sei pié che si fonde col ladro, mutando ciascuno dei due colore e natura nella mescolanza: Poi s'appiccar, come di calda cera / fossero stati, e mischiar lor colore, / né l'un né l'altro già parea quel ch'era: / come procede innanzi da l'ardore / per lo papiro suso, un color bruno / che non è nero ancora e 'l bianco more. La terzina del paragone è stata citata dal Parodi (Lingua 211) tra quelle " rapide, plastiche, luminose " in cui " tutte le frasi sono segnate dall'interna stampa di Dante ".