ONORIO II, papa
Nato a Fagnano (Imola) da modesta famiglia, di nome Lamberto, entrato nella carriera ecclesiastica, si distinse già sotto il pontificato di Urbano II. Pasquale II lo creò cardinale vescovo d'Ostia. Consigliere ascoltato di Callisto II, negoziò il concordato di Worms del 1122, acquistandosi il favore dell'imperatore e del suo partito, rappresentato in Roma specialmente dalla famiglia Frangipane. Alla morte di Callisto II, contro l'elezione di Tommaso Buccapeco fatta sotto l'influenza dei Pierleoni, appunto i Frangipane fecero trionfare il 13 dicembre 1124 il nome di Lamberto, che, sottomettendosi a una nuova regolare elezione, assunse il 21 dicembre il nome di Onorio II. Il nuovo papa continuò la politica di Callisto II, cercando di consolidare i risultati già ottenuti nella lotta contro l'impero. Morto Enrico V nel 1125, egli riuscì a far trionfare nella nuova elezione il principio elettivo sul principio dinastico e portò al trono imperiale Lotario di Suplimburgo che fece importanti concessioni alla Chiesa nei riguardi del concordato, e chiese perfino al pontefice la conferma della sua elezione a re dei Romani. È vero che il partito svevo aveva opposto all'elezione di Lotario quella di Corrado di Hohenstaufen, ch'era sceso in Italia, aveva cinto la corona di ferro per mano dell'arcivescovo di Milano, e aveva riconosciuto come papa Maurizio Burdino, già opposto da Enrico V a Gelasio II; ma O. II riuscì a trionfare di tutti gli ostacoli. Nel 1128 Corrado e i suoi aderenti furono scomunicati e finirono per piegarsi di fronte al pontefice; l'antipapa, l'arcivescovo di Milano e gli altri che avevano assistito alla coronazione di Corrado furono deposti. O. II non riuscì tuttavia ad avere dall'imperatore gli aiuti che aveva sperati contro Ruggero, conte di Sicilia e, sconfitto dal potente normanno, dovette investirlo del ducato di Puglia. Così durante il suo pontificato O. II dovette lottare contro le varie forze degli stati e delle gerarchie ecclesiastiche nazionali che tentavano di contrastare l'accrescimento di potenza e d'autorità che aveva portato al papato la vittoria sull'impero. A Roma stessa le lotte fra i partiti contrastanti, capitanati dai Frangipane e dai Pierleoni, rattristarono gli ultimi anni del pontefice. Nel 1130, già vicino a morte, si rifugiò nel convento fortificato di S. Andrea, dove spirò nella notte dal 13 al 14 febbraio, mentre già si scatenava la lotta che portò allo scisma, con Innocenzo II e Anacleto II.
Bibl.: Ph. Jaffé, Regesta pontif. roman., Lipsia 1885; Liber pontif., ed. Duchesne, Parigi 1886-1892; J. B. Watterich, Pontificum roman. vitae, Lipsia 1862; E. Amman, O. II, in Dictionnaire de théol. cath., VII, Parigi 1922.