LANDONE, papa
Le notizie riguardanti L. sono scarse, come pochi sono i mesi del suo pontificato, che si situa tra il 913 e il 914. Il Liber pontificalis riporta solo che L. era originario della Sabina e figlio di Taino. La carenza di informazioni sulla figura di L. e sul suo pontificato si può spiegare con il fatto che egli resse la cattedra di S. Pietro in un periodo di crisi politica e di vuoto documentario per Roma.
Neppure le date del suo regno risultano certe, essendo le fonti tutte discordi al proposito. Nel Liber pontificalis è annotato che L. sedette sul soglio pontificio per quattro mesi e ventidue giorni. In un catalogo, conservato insieme con una continuazione del Liber pontificalis nell'abbazia di Farfa e riportato da Gregorio da Catino nel Chronicon Farfense, è indicato un periodo di sei mesi e ventisei giorni. Questa datazione collima sostanzialmente con quella proposta da Flodoardo, che indica in sei mesi e dieci giorni il tempo del pontificato di Landone. Per quanto riguarda la data dell'inizio del pontificato di L., essa è incerta: può essere fissata al mese di luglio del 913 (Duchesne) o, addirittura, al novembre di quello stesso anno (Böhmer). Il termine del pontificato di L. può essere ragionevolmente fissato nel marzo 914, poiché un documento ravennate menziona ancora L. alla data del 5 febbr. 914 (cfr. Regesta pontificum Romanorum) e l'elezione del suo successore, Giovanni X, si pone tra la fine di marzo e gli inizi di aprile del 914.
Non possediamo alcuna notizia relativa alla sua formazione, alla sua carriera e alle circostanze della sua elezione. A tale riguardo si può ipotizzare che L. sia stato il candidato proposto - o comunque approvato - dalla famiglia di Teofilatto, all'epoca il personaggio più influente nella vita politica e finanziaria romana, poiché controllava le finanze pontificie con la carica di vestararius e deteneva una posizione di indiscussa preminenza nei riguardi della milizia e del Senato.
Nessun documento è riconducibile al pontificato di Landone. Solamente un atto giudiziario del 1431 menziona questo pontefice attribuendogli una donazione alla cattedrale della sua diocesi natale (cfr. Böhmer).
Fonti e Bibl.: Flodoardus, De Christi triumphis apud Italiam, in J.-P. Migne, Patr. Lat., CXXXV, col. 831; Ph. Jaffé, Regesta pontificum Romanorum, a cura di S. Löwenfeld et al., I, Lipsiae 1885, p. 448; Le Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, II, Paris 1892, pp. XVI, LXIX, 239; Il "Chronicon Farfense" di Gregorio di Catino, a cura di U. Balzani, I, in Fonti per la storia d'Italia [Medio Evo], XXXIII, Roma 1903, p. 97; J.F. Böhmer, Regesta Imperii, II, 5, Papstregesten 911-1024, a cura di H. Zimmermann, Wien-Köln-Graz 1969, pp. 6 s.; E.L. Dümmler, Auxilius und Vulgarius…, Leipzig 1866, ad ind.; P. Fedele, Ricerche per la storia di Roma e del Papato nel secolo X, in Arch. della R. Società romana di storia patria, XXXIII (1910), pp. 197-201; P. Brezzi, Roma e l'Impero medioevale (774-1252), Bologna 1947, p. 105; P. Toubert, Les structures du Latium médiéval: le Latium méridional et la Sabine du IXe siècle à la fin du XIIe siècle, Rome 1973, pp. 971 s.; G. Arnaldi, Mito e realtà del secolo X romano e papale, in Il secolo di ferro: mito e realtà del secolo X. Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo… 1990, Spoleto 1991, I, pp. 35-53; C. Gnocchi, Ausilio e Vulgario. L'eco della "questione formosiana" in area napoletana, in Mélanges de l'École Française de Rome, Moyen Âge - Temps Modernes, CVII (1995), pp. 65-75; J.N.D. Kelly, The Oxford Dictionary of popes, Oxford-New York 1986, s.v.; Lexikon des Mittelalters, V, p. 1671; Diz. storico del Papato, a cura di Ph. Levillain, II, Milano 1996, p. 835.