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DAMASO I, papa

di Pio Paschini - Enciclopedia Italiana (1931)
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DAMASO I, papa

Pio Paschini

, Morto il 24 settembre 366 papa Liberio, si ebbe una duplice elezione; la massima parte del clero raccolto nella basilica di S. Lorenzo in Lucina elesse il diacono D., romano, la rimanente elesse, in quella di Giulio (S. Maria in Trastevere) Ursino, che fu subito consacrato dal vescovo di Tivoli. D. fu consacrato la domenica seguente (i ottobre) al Laterano. Si ebbero feroci tumulti con spargimento di sangue nella basilica Liberiana, tanto che il prefetto di Roma prima e poi l'imperatore Valentiniano cacciarono da Roma Ursino e i suoi seguaci. Ma Ursino non lasciò in pace D.: verso il 370 gl'intentò un processo e più tardi Isacco, un ebreo convertito (v. ambrosiastro) ne intentò un altro dinnanzi al prefetto di Roma. Non si conoscono le accuse; ma l'imperatore Graziano avocò a sé l'affare, per cui, nel 378, Isacco fu esiliato in Spagna e Ursino a Colonia e un sinodo romano chiese poi all'imperatore che facesse allontanare dalle chiese i fomentatori di disordini. L'attività religiosa di D. si rivolse soprattutto a eliminare quanto rimaneva di arianesimo, continuando la condotta conciliante di papa Liberio, diretta però a raccogliere tutti i vescovi nell'unità dei decreti niceni. Dopo un concilio in proposito tenuto nel 370 circa, egli trovò aiuto in Ambrogio, successo nel 374 nel vescovado di Milano; si ebbero così i concilî di Aquileia (381) e di Roma (382); intanto si teneva nel 381 a Costantinopoli il concilio, che fu annoverato fra gli ecumemici e si condannavano insieme con gli ultimi ariani anche le eresie macedoniana e apollinarista. Durante il 381 venne a Roma anche Girolamo e D. si valse di lui largamente per le questioni bibliche e per la correzione della Bibbia latina e soprattutto dei salmi. Morì l'11 dicembre 384.

Damaso eresse la basilica ora conosciuta col nome di S. Lorenzo in Damaso, dove il suo corpo fu poi trasferito, presso il Teatro di Pompeo, dov'erano gli archivî della Chiesa romana ed un'altra basilica cemeteriale sull'Ardeatina, dove poi fu sepolto con la madre e con la sorella. Speciale fu pure in lui la premura di ricercare le tombe dei martiri, molte delle quali giacevano oscure e dimenticate, di scoprire quello che sul loro conto si poteva sapere di sicuro, di contrassegnare con iscrizioni, in gran parte in versi, le tombe più illustri. Egli trovò un incisore assai valente in Furio Dionisio Filocalo, onde il nome di filocaliani ai caratteri da lui usati. Alcune di queste epigrafi esistono ancora intere o frammentarie; il testo di altre è conservato negl'itinerarî medievali.

Le lettere di Damaso e dei suoi concilî sono in D. Mansi, Coll. Concil., III, p. 459 segg.; le epigrafi in M. Jhm, Damasi epigrammata, accedunt pseudo-damasiana, Lipsia 1895; G.B. De Rossi, Inscript. christ. urbis Romae, Roma 1888, II, p. 30 segg. e passim.

Bibl.: Liber pontificalis, ed. Duchesne, I, Parigi 1886, pp. 212-285; L. Duchesne, Storia della Chiesa antica (trad. it.), Roma 1911, p. 255 segg.; passim; P. Batiffol, Le siège apostolique, Parigi 1924, p. 13 segg. ecc.; Hefele Leclercq, Histoire des Conciles, I, Parigi 1907, p. 980 segg.; II, p. 53 segg.; H. Leclercq, in Dict. d'archéol. chrét., IV, pp. 145-197; Analecta Bolland, 1929, p. 426.

Vedi anche
santo Innocènzo I papa Figlio (m. 417) di Innocenzo di Albano, successe ad Anastasio I nel 401. Attivo nel rimediare alle rovine del saccheggio di Roma da parte di Alarico, si impegnò, ma invano, per liberare dall'esilio l'arcivescovo di Costantinopoli, Giovanni Crisostomo, vittima degli intrighi della corte di Arcadio. Coinvolto ... Innocènzo VII papa Cosimo de' Migliorati (Sulmona 1336 - Roma 1406). Cardinale (1389), legato in Lombardia e Toscana (1390), fu eletto papa (1404) dai cardinali dell'obbedienza romana, con l'impegno di adoperarsi per concludere lo scisma, anche rinunciando alla tiara se necessario. Tuttavia, in seguito, rifiutò d'accordarsi ... Pàolo II papa Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, ma ebbe scarsa influenza sotto Pio II. Pontefice (30 ag. 1464), non rispettò la capitolazione elettorale ... Sisto V papa Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore e teologo nel suo ordine. A Roma nel 1552, conobbe Michele Ghislieri, il futuro Pio V, che ...
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    Dizionario di Storia (2010)
    Papa (n. 305 ca.-m. 384). Probabilmente romano, successe a Liberio nel 366 ma lottò a lungo per imporsi (378) contro il partito che aveva eletto antipapa il diacono Ursino. Rifacendosi alla testimonianza di Matteo, sottolineò come l’autorità del papa derivava direttamente da Cristo e il suo pontificato ...
Vocabolario
damaṡiano
damasiano damaṡiano agg. – Del papa Dàmaso I († 384). Iscrizioni d.: epigrafi composte in esametri latini da papa Damaso in onore dei primi martiri cristiani; incise dal calligrafo Furio Dionisio Filocalo (4° sec. d. C.) in lettere capitali...
papà
papa papà (ant. pappà) s. m. [voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre. È voce fam. e affettuosa, largamente diffusa in tutta Italia (mentre babbo si va sempre più restringendo all’ambito toscano), usata soprattutto come vocativo...
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