SPRIANO, Paolo
Storico, nato a Torino il 30 novembre 1925, morto a Roma il 26 settembre 1988. Dopo aver partecipato alla lotta partigiana come comandante di distaccamento della quarta divisione alpina ''Giustizia e Libertà'', si laureò in lettere a Torino. Risale al 1948 il suo ingresso nel quotidiano del Partito comunista italiano l'Unità, di cui fu redattore, prima a Torino poi a Roma, fino al 1964. Dal 1955 al 1957 fu anche redattore de Il Contemporaneo. Nei primi anni Cinquanta fu capo ufficio stampa della casa editrice Einaudi, con cui mantenne stretti rapporti di collaborazione. Iscritto al Partito comunista italiano dal 1946, fu membro dal 1972 del Comitato centrale. Professore universitario dal 1967, insegnò prima all'università di Cagliari, poi Storia dei partiti politici nella facoltà di Lettere dell'università di Roma ''La Sapienza''. Oltre che con la stampa comunista, collaborò, nei suoi ultimi anni, con il Corriere della Sera e con Panorama. Alla fine degli anni Settanta diresse l'Istituto Gramsci di Roma.
Un posto preminente nella sua produzione scientifica hanno le ricerche sul movimento operaio italiano, a cominciare da quelle, pionieristiche, condotte sulla Torino operaia e socialista dei primi due decenni del Novecento. In esse S. già mostrava una spiccata propensione a collegare l'insediamento sociale e la fisionomia organizzativa dei movimenti politici alle loro radici culturali. Gli studi sul Gramsci torinese e sull'occupazione delle fabbriche del 1920 concludono questa prima fase e creano le premesse della Storia del Partito comunista italiano (1967-75), che, condotta sulla base di una sistematica esplorazione archivistica, consegnò alla storiografia la prima ricostruzione dettagliata, oltre che di grande rigore filologico, della vicenda di quel partito dalla fondazione sino al 1945. Lontana da ogni tentazione finalistica e agiografica, la Storia del Partito comunista italiano deve anche essere vista nel contesto dell'evoluzione politica e intellettuale del comunismo italiano, di cui costituisce un momento significativo. Trovò infatti larga diffusione anche tra un pubblico di non specialisti, compresa la base comunista, che la Storia contribuì ad avvicinare a una lettura meno dogmatica della vicenda del proprio partito. Nel suo ultimo libro, Le passioni di un decennio (1986), S. utilizzò lettere, documenti d'archivio, ricordi personali per rievocare con finezza di scrittura personaggi e momenti del primo decennio repubblicano.
Altre opere: Socialismo e classe operaia a Torino dal 1892 al 1913 (1958); Torino operaia nella grande guerra (1960); L'occupazione delle fabbriche (1964); Gramsci e l'''Ordine Nuovo'' (1965); Gramsci e Gobetti (1967); L'informazione nell'Italia unita, in Storia d'Italia. I documenti (1973); Gramsci in carcere e il partito (1977); Sulla rivoluzione italiana (1978); Intervista sulla storia del Pci (1979); Il compagno Ercoli (1980); I comunisti europei e Stalin (1983).