SOLERI, Paolo
Architetto, urbanista, scultore, nato a Torino il 21 giugno 1919. Dopo gli studi d'ingegneria compiuti a Torino, visse negli Stati Uniti dal 1947 al 1954, lavorando fino al 1949 presso lo studio di F.L. Wright a Taliesin West. Teorico urbanista, ha coniato il termine arcologia (architettura + ecologia), che designa un sistema di strutture urbane unitarie e autosufficienti ad alta densità abitativa (dai 15.000 ai 3 milioni di abitanti), nelle quali l'uso dell'automobile è abbandonato a favore di più efficienti mezzi di trasporto di gruppo. La ricerca del risparmio energetico e la riduzione dell'occupazione del suolo sono le idee basilari della filosofia arcologica la quale insiste sul concetto di uso (utilizzazione) in opposizione a quello di proprietà (scarsa utilizzazione).
Rientrato temporaneamente in Italia, S. nel 1954 ha realizzato a Vietri sul Mare (Salerno) una fabbrica di ceramiche interamente servita da rampe elicoidali, e ha progettato una biblioteca a Torino. Inoltre ha realizzato sculture e campane in ceramica in collaborazione con la famiglia e gli allievi. Nel 1955 ha fatto definitivamente ritorno negli Stati Uniti, a Scottsdale in Arizona, dove ha intrapreso la lunga realizzazione (ancora in corso nel 1994) di un'opera di arcologia denominata Arcosanti (architettura + ecologia + cosa + ante) che, una volta ultimata, dovrebbe ospitare tremila persone. Per tale realizzazione S. si avvale del contributo di studenti di architettura i quali, a intervalli, vivono nella comunità e collaborano al lavoro di cantiere. Gli ambiti edificati di Arcosanti fanno uso del cemento armato per lo più gettato su forme modellate direttamente sul terreno che verrà successivamente rimosso. Tale tecnica permette a S. di realizzare ecologicamente ed efficientemente strutture coperte con gusci, semicupole e volte che, collegate tra loro, costituiscono una fitta rete di spazi ipogei. Per il progetto utopistico di Mesa City, da realizzarsi su un altopiano semiarido della parte centrale del Nordamerica o in un territorio morfologicamente e geologicamente similare, S. propone l'internazionalizzazione dell'area d'intervento e la creazione di strutture plurifinalizzate che morfologicamente nascono da una comprensione e da un uso nuovo dell'energia cosmica: radiazioni, venti, acqua, maree, ecc. A questa concentrazione futuribile di edificato, ideata per contenere fino a 2 milioni di abitanti, corrisponde una zona circostante interamente bonificata, atta a produrre i beni utili all'autosussistenza della città.