Portoghesi, Paolo
Portoghési, Paolo. – Architetto e storico dell’architettura (n. Roma 1931). Si è laureato in Storia dell’architettura presso l’Università “La Sapienza” di Roma (1957), dove ha iniziato la sua attività di ricerca sul barocco romano e la carriera accademica (1961). Con l’ingegnere Vittorio Gigliotti dal 1964 ha progettato e costruito opere pubbliche e private in Italia, Spagna, Sudan e Giordania, la più importante e impegnativa delle quali è stata la moschea di Roma (con l'architetto iracheno Sami Mousawi), terminata nel 1991. Con la pubblicazione di Dopo l’architettura moderna (1980) ha introdotto ufficialmente in Italia la cultura del postmoderno in architettura, sostenuta anche attraverso le pagine delle riviste Controspazio (1968), Eupalino (1983-90) e Materia (1990-), che ha fondato e diretto, e la mostra La presenza del passato, che ha organizzato nel 1980 come direttore per la sezione architettura della Biennale di Venezia. Nel corso degli anni Novanta le sue ricerche progettuali sulla genesi degli archetipi formali hanno affiancato, all’analisi dei contesti storici, l’osservazione degli ambienti naturali: una ricerca che nel 2001 è culminata nella fondazione della rivista Abitare la terra. Ha uno studio professionale particolarmente attivo nel settore della valorizzazione e riqualificazione urbana. Fra le realizzazioni del nuovo secolo si ricordano: la Chiesa della Madonna della pace e della Santissima Trinità a Terni (1997-2003); la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata (2001-09); la Grande mosquée di Strasburgo (2000-12), la più grande d’Europa; la risistemazione di piazza S. Silvestro a Roma (2011-12); il complesso parrocchiale della Chiesa di S. Francesco d’Assisi a Castellaneta dal 2001; il cimitero nuovo a Cesena dal 2002. Tra le sue numerose pubblicazioni si segnalano le più recenti: La storia di San Carlino alle Quattro Fontane (2001), Geoarchitettura (2005), Natura e architettura (2006), La mano di Palladio (2008), con Lorenzo Cappellini.