PINO, Paolo
Pittore e scrittore d'arte; ritenuto da alcuni messinese; benché egli stesso, nel dedicare il suo dialogo al doge Francesco Donato si dichiari "nato nella felice sua patria". Fu allievo del Savoldo. Opere di lui sono ricordate a Venezia, Padova, Noale; un suo quadro del 1534, firmato, si trova a Chambéry. Nel 1548 pubblicò il Dialogo di pittura, i cui protagonisti sono un Lauro, pittore veneziano, e un Fabio, "forestiere" che riflette ideali artistici fiorentini e romani. Tra i primi saggi di critica d'arte veneta, il Dialogo del P. rivela soprattutto l'esigenza di difendere il gusto veneto rispetto a quello toscano, affermando la necessità di superare le proporzioni classiche nel movimento, la diligenza nell'immediatezza; lo stesso pretesto del Dialogo, la bellezza delle donne, implica un accento sensualistico tipicamente veneto. Il Dialogo contiene notizie di artisti e di opere d'arte del tempo.
Bibl.: G. Carotti, Opere di maestri ital. nel Museo di Chambéry, in Arch. stor. dell'arte, IV (1891), p. 45; J. Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924, p. 210; L. Venturi, La critique d'art à l'époque de la Renaissance, Rieti 1928, p. 39; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII (con bibl.).