Nori, Paolo
Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore (n. Parma 1963). Si è laureato in letteratura russa all’Università di Parma e ha esordito con il romanzo Le cose non sono le cose (1999), che subito si è imposto per il suo stile di racconto sospeso tra le divagazioni del parlato (della bassa Padana emiliana) e il flusso di coscienza, erede di una lunga tradizione emiliana che annovera, pur nella loro diversità, nomi come Cesare Zavattini, Luigi Malerba, Pier Vittorio Tondelli, Gianni Celati ed Ermanno Cavazzoni. Di questa tradizione, però, N. solo in apparenza sposa anche le tematiche dell’Emilia come sentimento agrodolce del vivere – ironico orgoglio della piccola comunità, tassonomia dell’eroe stralunato, passatismo nostalgico, esibita passionalità carnale e taciuto sentimento metafisico – narrando piuttosto storie di fallimenti esistenziali o amorosi (Bassotuba non c’è, 1999; Spinoza, 2000; Diavoli, 2001) e storie di vita quotidiana che non di rado lasciano apparire un compiacimento, spesso moralista, della vita e dei valori della provincia (Grandi ustionati, 2001; Noi la farem vendetta, 2006; Siam poi gente delicata: Bologna Parma, novanta chilometri, 2007; Mi compro una Gilera, 2008; A Bologna le bici erano come i cani, 2010). Delle esperienze formative nella ex Unione Sovietica rimangono traccia sia nelle diverse traduzioni di autori classici russi (Lermontov, Puškin, Gogol´, Turgenev, Tolstoj, e l'antologia del poeta e matematico Velimir Chlebnikov), sia nei racconti e nei romanzi (Si chiama Francesca, questo romanzo, 2002; Storia della Russia e dell’Italia, 2003 con Marco Raffaini; Pancetta, 2004; Baltica 9. Guida ai misteri d'oriente (2008, con Daniele Benati). Come alcuni scrittori della sua generazione, collabora con quotidiani di opposta estrazione politica, come Il Manifesto, Libero, Il Foglio e Il Fatto Quotidiano.