MEDOLAGHI, Paolo
Matematico e attuario, nato a Firenze il 24 novembre 1873, morto a Roma l'8 luglio 1950. Capo e, infine, direttore generale (1923-36) della Cassa nazionale per le assicurazioni sociali, organizzò l'Istituto italiano degli attuarî, di cui fu presidente fin dalla fondazione (1929-50). Nel 1936 fu nominato senatore del regno. Dal 1937 al 1948 tenne a Roma la cattedra di economia e finanza delle imprese di assicurazione presso la facoltà di scienze statistiche.
La sua attività scientifica - dapprima orientata verso gli studî di analisi matematica (cfr. la sua memoria Sopra i gruppi definiti di equazioni differenziali del primo ordine, 1907) - si concentrò in seguito nelle ricerche di matematica attuariale: tra queste, va soprattutto segnalato - per l'apporto originale - il suo lavoro Di una nuova teoria del rischio (1908), nel quale fu per la prima volta illustrata una generalizzazione della nota diseguaglianza di Bienaymé- Čebyšev, e vanno anche ricordati gli studî su varie questioni inerenti alle assicurazioni sociali. Nell'ultima fase della sua attività di studioso egli si interessò anche di questioni teoriche relative alla curva di distribuzione dei redditi, apportandovi il prezioso contributo della sua preparazione e del suo intuito matematico (cfr. la sua memoria Sulla stabilità della curva di distribuzione dei redditi, in Statistica, n. 2-4,1939).
Bibl.: Paolo Medolaghi, in Giornale dell'Istituto Italiano degli Attuari, 1951; F. P. Cantelli, In memoria del prof. Paolo Medolaghi, Compagnia Tirrena di Assicurazione e Capitalizzazione, 1951.