AGOSTINI, Paolo Laus Deo
Nacque a Vallerano (Viterbo) nel 1593, da buona famiglia del luogo. All'età di sette anni andò a Roma per entrare il 19 febbraio 1601 nella scuola dei fanciulli della cappella di S. Luigi dei Francesi, diretta allora da G. Bernardino Nanino, dove restò fino al settembre 1607. Fu prima organista nella cattedrale di Vallerano, poi, tornato a Roma, in S. Maria in Trastevere (1615). Passò quindi maestro di cappella della Trinità dei Pellegrini, di nuovo in S. Maria in Trastevere, poi in S. Lorenzo in Damaso (giugno 1618), e finalmente in S. Pietro in Vaticano (16 febbraio 1626), dove restò fino alla sua immatura morte: che avvenne il 3 ottobre 1629, quando egli, in età di trentasei anni, restò vittima del contagio che in quei mesi infestava l'Italia e per il quale perirono anche Domenico Allegri e Antonio Cifra; fu sepolto in S. Michele in Borgo, dove una lapide ne ricorda i meriti. L'A. aveva preso in moglie la figlia del suo maestro G. Bernardino Nanino, Vittoria (nata nel 1591), da cui ebbe due figli, Giovanni Maria ed Eugenia; questa sposò, a sua volta, Francesco Foggia (1605-1688), scolaro dell'Agostini.
Questo compositore appartiene al periodo aureo della scuola romana del contrappunto, e riuscì uno dei più famosi allievi del Nanino. Scrisse composizioni a 16, a 24 e perfino a 48 parti reali (tuttora inedite), ricche di combinazioni "canoniche" e portate per esempio dai migliori trattatisti. Il Liberati, che scriveva appena mezzo secolo dopo la morte dell'A., diceva di lui "che fu uno dei più spiritosi e vivaci ingegni del suo tempo, e che, se non fosse morto nel fior degli anni, avrebbe fatto stupire il mondo".
Le edizioni conosciute delle sue opere sono un libro di Salmi, Inni e Mottetti della Vergine da 1 a 3 voci (Roma 1619); cinque libri di Messe a 4 voci (Roma 1627); altri quattro Mottetti a 4 voci, in raccolte stampate dal 1618 al 1643. Il Proske pubblicò due Mottetti nella sua Musica divina (II e IV).
Bibl.: A. Liberati, Lettera al Persapegi, Roma 1689; G. Baini, Memorie, ecc., II, Roma 1828, p. 42; P. Alfieri, Notizie, ecc., in Eptacordo, 1855, n. 23; A. Cametti, Frescobaldi in Roma, Torino 1908, e La scuola dei "pueri cantus", Torino 1915.