ISNARDI (Isinardi), Paolo
Scarse e frammentarie sono le notizie biografiche su questo musicista ferrarese, da non confondere con Paolo Ferrarese, monaco cassinese. Dall'anno della morte, 1596, desunto dall'iscrizione sepolcrale (Guarini) e stando a quanto asserisce A. Superbi - "morì d'anni 60" -, possiamo far risalire la nascita dell'I. intorno al 1536.
L'I. fu allievo di F. Manara e "musicus vocalis doctissimus, ac suavissimus" (Borsetti). Trascorso un periodo a Venezia (circa 1560-1570), divenne, probabilmente attorno al 1573, maestro di cappella della cattedrale di Ferrara, incarico che ricoprì fino alla morte. Successivamente a questa data, infatti, per la prima volta, sui frontespizi delle opere pubblicate viene definito "Serenissimi Ferrariae Ducis Music[us], et in Ecclesia Cathedrale Moderator […] Missarum".
Al tempo di Alfonso II d'Este, allora regnante, la vita musicale ferrarese conobbe il periodo di maggiore attività e splendore. La città ospitava numerosi musicisti, e la Cappella estense manteneva stretti contatti con i maestri più importanti e fecondi del periodo. L'editoria musicale, grazie all'attività di V. Baldini, era fiorente, e le antologie di diversi autori di madrigali, tra cui lo stesso I., circolavano e venivano stampate anche fuori dai confini del Ducato. L'I. fu "in molta grazia de' Principi di Ferrara" (Guarini) e, pur non annoverato tra gli stipendiati della corte ferrarese fu ritenuto, e si ritenne egli stesso, ugualmente musicista del duca. A testimoniare il favore di cui l'I. godeva presso la corte di Ferrara vi è la lunga dedica al duca Alfonso II del libro dei Psalmi omnes ad vesperas per totum annum (1579-80), in cui il compositore ricorda, con profonda gratitudine, l'attenzione rivolta dal duca ai progressi dei suoi studi e l'onore di essere stato annoverato tra i membri della sua famiglia.
Sposato con la sorella del poeta ferrarese Annibale Pocaterra l'I., come ci informa Superbi, ebbe molti scolari tra cui, "intelligenti in tal professione", gli stessi figli: probabilmente quel Paolo Isnardi maestro di cappella, dal 1604 al 1609, presso l'Accademia della Morte di Ferrara, e Vincenzo Isnardi, compositore di un madrigale a cinque voci, T'amo t'amo, compreso nell'antologia Il giardino dei musici ferraresi (Venezia, G. Vincenti & R. Amadino, 1591).
L'I. morì a Ferrara il 7 maggio 1596, e fu sepolto nella chiesa di S. Maria in Vado.
La produzione musicale dell'I. comprende composizioni profane (un gran numero di madrigali pubblicati in diversi libri o inseriti in varie antologie), e religiose, come richiedeva il duplice ruolo ricoperto. Abile contrappuntista, nelle sue ultime composizioni liturgiche si può notare il passaggio da uno stile prettamente imitativo a uno stile tendenzialmente omofonico (cfr. Ansbacher: il secondo volume contiene l'edizione delle messe).
Composizioni, tutte stampate a Venezia: musica sacra: Missae cum quinque vocibus (Missa Ecce Maria, Missa s. Ioannes, Missa Tribularer, Missa Adiuva nos, Antonio Gardano, 1568); Psalmi omnes ad vesperas per totum annum, una cum tribus Magnificat… quatuor vocum (A. Gardano, 1569; ripubblicati presso i Figli di Antonio Gardano, 1571; Angelo Gardano, 1580 e 1590); Psalmi omnes qui ad vesperas decantantur et compositiones falsi bordoni vulgo appellatae… cum quinque vocibus (Erede di Girolamo Scotto, 1569; 1579-80); Lamentationes Hieremiae prophetae una cum psalmis Benedictus et Miserere… cum quinque vocibus (Figli di A. Gardano, 1572); Missae quatuor vocum (Missa Salvum fac regem, Missa Sit nomen Domini, Missa Surge Domine, Missa Congregati sunt, Missa Libera me domine, Missa pro defunctis, Figli di A. Gardano, 1573); Missarum cum quinque vocibus liber secundus (Missa Ego clamavi, Missa Vide Domine, Missa Cantate Domino, Missa Angelus Domini); (Angelo Gardano, 1581); Magnificat omnitoni cum quatuor, quinque et sex vocibus (Erede di G. Scotto, 1582); Lamentationes et Benedictus… nec non passio Palmarum et Parasceve (ibid., 1584); Omnes ad vesperas psalmi, qui falso (ut aiunt) bordonio concini possunt… quatuor vocibus (G. Vincenti & R. Amadino, 1585); Missarum cum sex vocibus, liber primus (Missa Ave gratia plena, Missa Si consurrexisti, Missa Benedictus Dominus, Erede di G. Scotto, 1590); Laudate pueri Dominum, a cinque voci (in O. Ragazzono, Liber psalmorum, Venezia, R. Amadino, 1590); Missa cum motetto, octo vocibus, pro concertis disiunctis (ibid., 1594).
Madrigali: Il primo libro de madrigali a cinque voci (Antonio Gardano, 1568); Il secondo libro de madrigali a cinque voci (Angelo Gardano, 1577); Il terzo libro de madrigali a cinque voci (Erede di G. Scotto, 1581); Il primo libro de madrigali a sei voci (Angelo Gardano, 1589).
Madrigali inseriti in antologie di autori vari: Non ti lagnar, a cinque voci (in C. Antonelli, I dolci frutti, Venezia, G. Scotto, 1570); A piè d'unlauro, a cinque voci (in Il lauro secco, Ferrara, V. Baldini, 1582); Cari leggiadri ed amorosi augelli, a sei voci (in Il lauro verde, Ferrara, V. Baldini, 1583); Ecco Ninfe, a otto voci (in Musica di diversi auttori, Venezia, G. Vincenti & R. Amadino, 1584); Dolc'Amaranta a Dio, a cinque voci (in I lietiamanti, ibid., 1586); Raggio divin, a sei voci (in Armonia di scelti autori, ibid., erede di G. Scotto, 1586); Va sconosciuto amor, a cinque voci (in Novi frutti musicali, ibid., G. Vincenti, 1590); Sì mi dicesti, a cinque voci (in Giardino de' musiciferraresi, ibid., 1591); La mia bella guerriera, a cinque voci (in La Gloria musicale, ibid., R. Amadino, 1592).
Nella Biblioteca Estense di Modena si conservano i seguenti madrigali a cinque voci: Perché fuggirmi; Questa ch'il ciel honora; Ch'io arda e mora; Può dunque un sogno (Mss. mus., F.1358).
Fonti e Bibl.: A. Superbi, Apparato de gli huomini illustri della città di Ferrara, Ferrara 1620, p. 132; M.A. Guarini, Compendio historico… delle chiese… di Ferrara, e delle memorie di què personaggi di pregio, che in esse son sepelliti, Ferrara 1621, p. 315; A. Libanori, Ferrara d'oro imbrunito, I-III, Ferrara 1665-74, p. 224; F. Borsetti, Historia almi Ferrariae Gymnasii, I-II, Ferrara 1735, p. 469; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, Bologna 1893, II, pp. 88, 245 s., 287; III, pp. 27, 31, 41, 44, 85; W. Boetticher, Orlando di Lasso und seine Zeit, Kassel 1958, pp. 403, 418, 579, 635, 832; A Cavicchi, Contributo alla bibliografia di A. Corelli, in Ferrara, II (1960), 2, p. 43; E. Vogel, Bibliothek der Gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens aus den Jahren 1500-1700, Hildesheim 1962, I, pp. 333 s.; L. Agostini, Canzoni alla napolitana a cinque voci. Libro primo, a cura di A. Cavicchi - R. Neilsen, in Monumenti di musica italiana, s. 2, I, Kassel 1963, p. 10; B. Ansbacher, The masses of P. I. Ferrarese, ca. 1536-1596, I-II, diss., Univ. of Cincinnati, 1972; A. Newcomb, The madrigal at Ferrara: 1579-1597, Princeton 1980, p. 174 e passim; J. Chater, Reflections of musical glory: Bonifazio Bevilacqua as poet and patron, in Musicologia humana: studies in honor of Warren and Ursula Kirkendale, a cura di S. Gmeinwiesen - D. Hiley - J. Riedlbauer, Firenze 1994, pp. 233-250; I. Fenlon, Texts for music: the case of Tasso, in L'edizione critica tra testo musicale e testo letterario, Lucca 1995, pp. 129-139; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, IV, p. 404; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, V, pp. 251 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 696; The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), XII, p. 615; Die Musik in Gesch. und Gegenwart (ed. 2003), IX, coll. 704-706.