Signore di Lucca (Lucca 1376 - Pavia 1432), figlio di Francesco e di Filippa Serpenti, erede della ricchezza dei Castracani. Con l'appoggio dei mercanti e del popolo artigiano riuscì a conseguire la signoria di Lucca (1400), che tenne per trent'anni. Accrebbe il suo prestigio, oltre che per un'abile politica matrimoniale (sposò successivamente Ilaria del Carretto, Piacentina da Varano e Iacopa Trinci), anche per l'appoggio ottenuto dalla Chiesa (nel 1408 ebbe la Rosa d'oro da Gregorio XII) e dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo che lo nominò suo vicario e gli riconobbe la signoria di Lucca anche per i suoi discendenti (1413). Durante la guerra di Venezia e Firenze contro Filippo Maria Visconti, il G. appoggiò quest'ultimo, rimanendo però isolato dopo la pace di Ferrara (1428). Rimasto solo contro Firenze, il G., tradito da Francesco Sforza, suo condottiero, fu catturato coi figli e portato a Pavia, dove morì. Fu protettore di letterati e artisti, tra cui Iacopo della Quercia.