Grossi, Paolo
Gròssi, Paolo. – Giurista e storico del diritto (n. Firenze 1933). Già professore (1963) all’università di Macerata poi (dal 1966) a Firenze di Storia del diritto medievale e moderno, è stato nominato giudice costituzionale dal 2009 ed è socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. La ricerca di G. si muove su due linee di indagine: l’una, già percorsa in anni più lontani e anche affidata alla rivista Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno (dal 1971), sta nell’assiduo dialogo con gli studiosi di diritto positivo, che vengono soprattutto sollecitati nella loro sensibilità storica e nella capacità di sciogliersi dal rigido tecnicismo delle singole discipline; l’altra è in una visione complessiva del diritto, emancipato dall'assolutismo del legislatore e restituito alla freschezza creativa della società. L’onnipotenza legislativa, le ingenuità illuministiche, il chiuso rigore della ‘dogmatica’ giuridica sono i bersagli preferiti di una critica sempre colta e appassionata. Anche fenomeni del mondo contemporaneo, come la globalizzazione e l’economia planetaria, sono interpretati in chiave, per così dire, anti-legislativa e anti-assolutistica, come modi con cui il diritto si scioglie dal potere statuale e registra tutte le sfumature e le forme dell’autonomia privata. G. ha espresso tale pensiero in Prima lezione di diritto (2003) e in numerosi saggi – da Assolutismo giuridico e diritto privato (1998) a Mitologia giuridica della modernità (2001) – facendolo anche criterio di ricostruzione storiografica in L’ordine giuridico medievale (1995) e L’Europa del diritto (2007). Larga influenza l’indirizzo di G. spiega sui giuristi, ansiosi di uscire dall’angustia del tecnicismo e di ricollegarsi alla realtà o, meglio, a una data rappresentazione della realtà sociale.