ORSINI, Paolo Giordano
Signore, poi duca di Bracciano e marchese dell'Anguillara, morto a Salò nel 1585. Perdette in tenera età il padre Girolamo, e restò sotto la tutela dello zio cardinale Sforza di S. Fiora. Nel 1556 già militava nelle schiere pontificie contro il duca d'Alba. Nel 1558 sposò Isabella de' Medici, figlia del duca Cosimo I. Questi mirava, come già Lorenzo il Magnifico, a legare a sé gli Orsini. Come uomo di guerra si distinse nel 1571-72, generale delle fanterie venete, contro i Turchi, e rimase ferito di freccia a una gamba il 7 ottobre 1571 alla battaglia di Lepanto. Ma fu la sola sua impresa gloriosa; e rimase in seguito tristamente celebre per due delitti. La notte del 16 luglio 1576 strozzava nel letto, per gelosia, la propria moglie, insidiata da Troilo Orsini. In seguito a Roma s'innamorò della nobildonna Vittoria Accoramboni di Gubbio, moglie di Francesco Peretti, nipote del cardinale di Montalto, poi papa Sisto V. E nella notte del 27 giugno 1583 il Peretti veniva ucciso da due sicarî dell'O. Vittoria fu imprigionata e s'iniziò un processo, che però non procedette. Morto il papa Gregorio XIII, il 10 aprile 1585, l'O. ottenne la scarcerazione di Vittoria, e subito la sposò. Poi, eletto papa il cardinale zio della vittima, si ritirò con la moglie a Salò, nella sua qualità di patrizio veneto, e pochi mesi dopo morì. La vedova veniva pugnalata il 23 dicembre dello stesso anno, col fratello Flaminio, a Padova, da sicarî di Lodovico Orsini.