Doge di Genova e cardinale (Genova 1430 - Roma 1498). Figlio di Battista I doge nel 1437 (m. 1442), a 26 anni divenne arcivescovo di Genova, per l'intervento del fratello Pietro II. Nel turbinoso succedersi di lotte in Genova tra i fautori degli Sforza e quelli dei Francesi, prese parte attiva ai contrasti, favorendo ora l'uno ora l'altro dei contendenti e ottenendo due volte il dogato (1462 e 1464). Dopo aver guidato nel 1480 la flotta ligure-napoletana contro i Turchi che avevano occupato Otranto, F. tornò a Genova ed ebbe per la terza volta il dogato. Combatté allora nel 1485 coi Fiorentini per riprendere Sarzana e ottenere Pietrasanta, ma riuscì ad avere solo la prima per l'interposizione di Innocenzo VIII, e la perdette due anni dopo (1487). Nel 1488 un'insurrezione lo costrinse a fuggire. Ostile agli Sforza e a Carlo VIII, che aveva loro concesso in feudo Genova (1488), si unì agli Aragonesi per combatterlo, ma fu sconfitto a Rapallo (1494). Dopo la costituzione della Lega italica aiutò invece Carlo VIII contro Ludovico il Moro (che aveva agevolato la sua caduta) e i suoi alleati.