BRANDI, Paolo Francesco
Appartenne a una famiglia di maiolicari operanti a Napoli nel secolo XVII. La confusione, che già allora avveniva tra i ceramisti napoletani e quelli di Castelli, oltre che tra ipotetici ceramisti con lo stesso cognome, ha impedito di conoscere a pieno la sua produzione. Con chiarezza si sa soltanto che lavorava maioliche in una fabbrica situata al Gesù Nuovo e che produceva vasi istoriati su un solo lato, ad uso delle farmacie, come si ricava dalle iscrizioni sovrapposte. Due suoi vasi, con anse decorate a chiaroscuro turchino, già nella collezione Giufrey e Sommier di Parigi, sono oggi nel Museo di Limoges: su uno del 1681, firmato "Franc. Brandi Napoli Gesù nuovo", è raffigurato Gesù nel giardino degli ulivi; sull'altro, siglato e datato 1684, è raffigurata la Cena degli Apostoli. Entrambe le figurazioni sono accompagnate da due iscrizioni tratte rispettivamente dai Vangeli di Matteo e di Marco. Sui vasi, inoltre, compaiono le lettere "B G" sovrastate da una corona chiusa. Un altro vaso, contrassegnato dalla stessa marca, con due anse a forma di sfingi, su cui è dipinta in turchino la Flagellazione di Cristo alla colonna, è conservato al Museo del Castello Sforzesco di Milano (già proprietà di Francesco Ponti di Milano). È datato 1682 e firmato "Franc. Bran. Napoli Gesù Novo" (cfr. Donatone).
Bibl.: G. Novi, I fabbricanti di maiolica e di terraglia in Napoli, Napoli 1889, p. 169; O. von Falke, Majolika, Berlin 1896, p. 164; A descriptive Catalogue of the maiolica and enamelled earthenware of Italy in the Ashmolean Museum, Oxford1897, p. 39; L. Mosca,Napoli e l'arte ceramica dal XIII al XX sec., Napoli 1908, p. 51; A. Minghetti, Ceramisti, Milano 1939, p. 84; G. Donatone, Maiolica napoletana dei secoli XVII e XVIII, in Napoli nobilissima, n.s., VI (1967), p. 60.