FILIPPI, Paolo
Nacque nel 1803 a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino. Si trasferì in seguito a Roma, dove, nello Studio pubblico dell'arte presso S. Salvatore in Lauro, seguì i corsi di disegno, ornamentazione, geometria e meccanica; fu invece autodidatta nel campo della scultura. Non si conoscono opere precedenti al suo arrivo a Cracovia dove giunse chiamato dall'architetto F. M. Lanci, anch'egli di Fano, che dal 1825 lavorava in Polonia. Nel 1832 il F., seguendo il progetto del Lanci, realizzò un sarcofago in marmo per Tadeusz Kościuszko nella cattedrale di Cracovia a Wawel, dove tutt'ora si conserva. Nel 1836 partecipò alla ristrutturazione del castello quattrocentesco a Zator, per la contessa Anna Tyszkiewicz e per suo figlio, il conte Maurizio Potocki, eseguendovi stuccature in stile neorinascimentale, ancora oggi conservate negli interni del pianterreno, che, unitamente agli interventi del Lanci e del pittore S. Leati, conferiscono all'edificio un carattere eclettico, dal momento che vi appaiono fusi elementi di ispirazione quattrocentesca ad altri neogotici.
Il F. si stabilì a Cracovia, dove visse per il resto della sua vita. Dal matrimonio con una cittadina polacca nel 1836 nacque Paris, che divenne anch'egli scultore e operò esclusivamente in Polonia. Nel 1841 il F. risulta abitare in via Sławkowska mentre dall'anno seguente iniziò ad edificare, in stile neogotico, la sua abitazione in via Lubicz.
Negli anni 1836-1844, sempre accanto al Lanci, il F. lavorò nella cattedrale di Cracovia alla trasformazione della cappella della S. Trinità, chiamata anche cappella della Regina Sofia, in cappella mortuaria della famiglia Wa̢sowicz. In questa cappella neogotica il F. eseguì le stuccature nonché le statue in gesso dei cavalieri; negli anni 1899-1904 tali opere furono distrutte quando fu restituito alla cappella l'aspetto originario.
Nel 1838 il F. restaurò la statua trecentesca del re Ladislao Łokietek, posta sulla tomba reale nella cattedrale di Cracovia a Wawel, apportando piccole modifiche nella parte della testa e del torace. Attorno al 1840, riprendendo i calchi di gesso delle figure reali che si trovavano sulle tombe nella cattedrale a Wawel, realizzò le statue dei re polacchi per il palazzo di Anastazja Sołtykowa a Balice nei pressi di Cracovia (queste statue sono andate probabilmente perdute).
Al 1841 risale la serie di oltre 24 busti in gesso, destinati alla vendita, che il F. realizzò riproducendo le figure di re polacchi, eroi nazionali e personaggi storici ben conosciuti, secondo le immagini riprese da tombe e monumenti che si trovavano nelle chiese di Cracovia. Tra gli altri, eseguì i busti dei monarchi Ladislao Jagiełło, Casimiro il Grande, Stefano Batory, Giovanni Sobieski, del vescovo Pietro Gębicki, nonché sei busti che si trovavano nella cappella di Sigismondo (Kaplica Zygmuntowska) nella cattedrale a Wawel.
Secondo una informazione non confermata (Kolaczkowski, 1888), il F. si trasferì in seguito a Varsavia perché impiegato nella riproduzione di sculture non specificate per la vicina residenza dei principi Potocki, dove lavorò anche il Lanci.
Nel 1839, con un bassorilievo, perduto, raffigurante il biblico Incontro tra Giacobbe e Rachele, il F. partecipò, senza successo, al concorso per la cattedra di scultura alla Scuola di belle arti di Cracovia; nello stesso anno prese parte a Cracovia alla prima Esposizione nazionale di industria e arte, dove presentò un vaso, in stile neogotico, anch'esso andato disperso.
Sono probabilmente di mano del F. alcune opere conservate a Zator: un'Annunciazione, inbassorilievo, che si trova nella dépendance del palazzo già citato della contessa Anna Tyszkiewicz; le sculture in pietra, raffigurantì la Sfinge e Ganimede, conservate nel parco del palazzo medesimo; l'altare principale, in stile neogotico, della chiesa parrocchiale. Inoltre: il sepolcro neogotico, in marmo e stucco, di Eleonora Karwicka (morta nel 1846), nella chiesa dei bernardini ad Alwernia, nei pressi di Cracovia, e il busto in bronzo di Adalberto Bogusławski, del 1840 circa, del quale esistono due esemplari (Varsavia, Museo teatrale).
È rimasto invece irrealizzato il monumento di Giovanni Śniadecki, che nel 1835 il F. aveva intenzione di erigere secondo il progetto di un altro autore, forse André Le Brun. Il progetto ed il preventivo di spesa - fatto dal F. il 28 apr. 1835 - sono conservati a Cracovia presso la Biblioteca dell'Accademia delle scienze (ms. 2182).
Il F. morì nel 1860 a Cracovia e fu sepolto nel cimitero Rakowicki.
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