CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Letterato e poeta, nato a Roma nel 1825 e ivi morto nel 1898. Appartenne a quella scuola romana che fiorì tra il 1849 e il 1870 e di cui egli fu lo storico, in una serie d'articoli apparsi nella Rassegna Nazionale tra il 1890 e il 1894. I suoi versi, non privi di qualche gentile accento e qua e là echeggianti il Leopardi e i rimatori stilnovisti ch'egli studiava amorosamente, appaiono cosa di scuola se avvicinati a quelli dei due veri poeti del gruppo, i fratelli Maccari, come la "commedia togata" ch'egli compose nel 1862, Gliceria, non può competere col teatro di Pietro Cossa, il quale pur dovette senza dubbio al suo amico Castagnola l'idea di mettere in scena i costumi privati degli antichi Romani. Forbito prosatore, commentatore di classici (un suo commento dei Pensieri leopardiani ebbe fortuna ai suoi tempi), il C. non fu digiuno di letterature straniere.
Opere: Poesie liriche, Imola 1882; Reminiscenze, Imola 1891.
Bibl.: G. Mazzoni, Atti della R. Acc. della Crusca, Firenze 1899, p. 9 segg.; D. Gnoli, I poeti della scuola romana, Bari 1913; G. Salvadori, Ernesto Monaci, ricordi (nel vol. commemorativo Ernesto Monaci, Roma 1920); A. Sterlini, Un dimenticato: P. E. C., Roma 1927.