PAOLO della Croce, santo
Discendente dalla nobile famiglia Danei (o Daneo), oriunda di Alessandria, nacque in Ovada, il 3 gennaio 1694. Fin da fanciullo mostrò un grande amore verso Gesù crocifisso, e più tardi rinunciò alla pingue eredità d'un suo zio per fare suo il programma di S. Paolo: "La mia gloria è la croce di Gesù Cristo". Spinto da zelo apostolico usciva dalla sua solitudine per predicare ai popoli la penitenza; per rendere stabile tale ministero fondò la congregazione dei passionisti. A 24 anni fu dal suo vescovo d'Alessandria rivestito dell'abito che avrebbe poi adottato per la congregazione da lui fondata. Nel 1722 si ritirò in alcuni romitorî del Monte Argentario, a Gaeta e a Troia in Puglia. Tornato a Roma nel 1725, insieme col fratello Giov. Battista, furono ambedue benevolmente ricevuti da Benedetto XIII, il quale diede loro verbalmente il permesso di radunare compagni, e il 7 giugno 1727 li ordinò sacerdoti. Nei suoi 82 anni di vita lavorò indefessamente in ogni classe di persone con la predicazione, che era d'una eloquenza efficacissima. Fu annoverato tra i più grandi taumaturghi del suo tempo. Clemente XIV l'ebbe carissimo. Morì a Roma nel ritiro dei Ss. Giovanni e Paolo, il 18 ottobre 1775; fu canonizzato da Pio IX il 29 giugno 1867.
Bibl.: V. Strambi, Vita del Servo di Dio P. P. d. C., Roma 1786, fonte principale delle biografie posteriori; P. Louis de Jésus agonisant, Histoire de Saint Paul de la Croix, Bordeaux 1869; V. Lehnerd, Der grosse Volksmissionär d. Neuzeit. Der hl. P. vom Kreuz, Innsbruck 1926.