CERRI, Paolo
Nacque a Piacenza il 20 ag. 1635 da Vincenzo, capomastro muratore, e da Francesca Martelli. Il C. fu architetto, attivo a Piacenza; è assai probabile che il suo unico vero maestro sia stato il padre, con il quale sicuramente collaborò nel 1662 alla costruzione dell'abside della chiesa di S. Francesco di Paola. Nel 1670 eresse invece la casa di certi Pozzalla nelle vicinanze di S. Eufemia, davanti alla chiesa del Carmine; si tratta però di un edificio minore, commissionato da persone di modesta condizione sociale, e che pertanto non presenta nulla di particolarmente rilevante.
Di ben maggiore rilievo artistico è invece il palmo dei Mercanti, ora sede del municipio di Piacenza, alla cui costruzione certamente il C. collaborò - come è documentato dalle quietanze per i pagamenti ricevuti - assieme ad altri maestri: non è perciò possibile affermare con certezza che egli fosse l'autore del progetto; l'opera fu compiuta tra gli anni 1677-80. Sono invece sicuramente del C. il progetto e l'esecuzione della bella e grandiosa villa di Vallera presso Piacenza (ora di proprietà Baffi), terminata nel 1687 per incarico dei marchesi Conti.
Ultima opera del C. furono probabilmente il monastero (ora distrutto) e l'elegante chiesa di S. Giuseppe, costruiti per conto dell'Ordine monastico delle carmelitane scalze di Piacenza (Poggiali). Il monastero fu iniziato nel 1684 e terminato nel 1690; si cominciò allora la costruzione della chiesa che fu solennemente consacrata nel 1701 dopo la morte del C., avvenuta in Piacenza il 9 maggio 1700.
Dalle sue nozze con Livia Losi era nato a Piacenza il 5 febbraio 1656 il figlio Ignazio, che fu pure abile architetto, probabilmente formatosi alla scuola del padre, con il quale certamente collaborò nella costruzione della villa di Vallera. Nel 1703 Ignazio eresse la scalinata davanti all'altare maggiore della chiesa di S. Francesco; inoltre tra il 1700 ed il 1713 eseguì altri lavori di minor conto per il palazzo del Monte di pietà nell'attuale via Poggiali. La sua opera di maggior rilievo è il monumentale palazzo dei marchesi Scotti di Vigoleno (ora sede della prefettura di Piacenza), iniziato su suo progetto nel 1718 e terminato sotto la sua direzione nel 1731, pregevole soprattutto per il sontuoso salone e l'ampia ed armonica scala. Morì forse non a Piacenza dopo il 1733.
Bibl.: C. Poggiali, Mem. stor. della città di Piacenza, XII, Piacenza 1761, p. 150; G. Fiori, Architetti,scultori e artisti minori piacentini, in Boll. stor. piacentino, LXVI (1971), p. 4; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 298 (solo per Paolo).