CANCIANI, Paolo
Servita, nato a Udine nel 1725 e morto nel 1810. Filosofo, teologo e giurista, visse intensamente il movimento ideale e pratico degli studî del pieno Settecento, secondo una regola di piena ortodossia e secondo un indirizzo positivo. Come consultore in iure della Repubblica di Venezia, seguì il metodo classico, che si ispirava ai concetti giuridico-politici del Sarpi, senza scivolare in pericolose teoriche giurisdizionalistiche, fortemente attenuate nel pensiero veneziano. Ma più che il filosofo e il teologo, emerge nel C. la figura del giurista, quale pioniere dell'indirizzo storico nelle discipline giuridiche. La raccolta, da lui compilata, delle Barbarorum leges veteres (Venezia 1781-85) non ha solo valore per l'edizione e il coordinamento dei testi, ma anche per l'esegesi che l'accompagna nelle note e nei commenti. Per merito suo l'espressione giuridica è risollevata dall'erudizione dogmatica pesante e gravosa ad una più nitida visione di sviluppo storico, anticipando cosi il Savigny.
Bibl.: Canciani, Lettere inedite ad Amedeo Svajer (1785), edite da G. Boldrini, Venezia 1879; Sui nuovi nomi delle vie di Udine, in Patria del Friuli, 6-7 marzo 1878, nn. 56-57; Manzano, Cenni biografici dei letterati ed artisti friulani dal sec. IV al XIX, Udine 1885, p. 47.