Nobile (Bordeaux 353 - Nola 431); allievo del retore Ausonio, si diede inizialmente alla carriera pubblica; senatore e forse consul suffectus (378), si trasferì (379) a Nola quale governatore della Campania. Avuto il battesimo (389), in pieno accordo con la moglie Terasia decise di ritirarsi dal mondo, distribuendo le proprie ricchezze, e di interrompere ogni rapporto coniugale. Ordinato prete a Barcellona (393-395), tornò a stabilirsi con la moglie presso Nola nei luoghi consacrati alla memoria di s. Felice. Eletto vescovo di Nola (409), ne fece un centro religioso importantissimo. Il suo corpo è venerato a Roma nella chiesa di S. Bartolomeo all'Isola. L'attività letteraria di P. consta essenzialmente di cinquantuno lettere (394-404) e 33 carmi, prevalentemente in esametri. Le lettere sono appesantite dall'abuso di citazioni bibliche e di fiori retorici, ma hanno notevole interesse documentario; le poesie sono da segnalarsi per il contributo che hanno dato alla creazione di una letteratura poetica di ispirazione cristiana. Come le epistole, esse rivelano in P. una persona dal cuore tenero e affettuoso, un'anima profondamente nutrita di pietà, una concezione del cristianesimo improntata al più sereno ottimismo. Festa, 22 giugno.