Ecclesiastico (Aquileia prima del 750 - Cividale 803). Già noto come letterato e grammatico, dopo il 774 fu chiamato alla corte imperiale di Carlomagno, ove spiccò per la sua vena poetica (ma non tutte le poesie giunte fino a noi col suo nome sono autentiche). Patriarca di Aquileia dal 787, combatté l'adozianismo di Elipando di Toledo nei Concilî di Ratisbona (792) e di Francoforte sul Meno (794), e contro di lui scrisse il Libellus sacrosyllabus. Contro Felice di Urgel scrisse nel 799-800 i Libri III contra Felicem. Partecipò nel 796 alla conferenza di Salisburgo, con Arnone arcivescovo di questa città, al fine di organizzare la conversione degli Avari, allora sconfitti da Carlomagno; nello stesso anno tenne un concilio provinciale a Cividale sulla questione del Filioque. Festa, in antico, 11 gennaio; oggi, 9 febbraio.