Comune della prov. di Cosenza (42,5 km2 con 16.995 ab. nel 2008). Sorge a 94 m s.l.m., sopra un terrazzamento costiero del fianco ovest della catena da essa chiamata Paolana. Importante nodo ferroviario e stradale, è un attivo centro commerciale (ortofrutticoli, cereali, vini ecc.) e peschereccio con industrie del pesce conservato (acciughe). Notevole il movimento turistico-religioso, che ha come meta il santuario di S. Francesco di Paola.
Di antica ma incerta origine (sorse sul luogo, forse, di una colonia greca), appartenne in feudo ai Ruffo e, successivamente, passò per matrimonio agli Sforza (1418) e a Marino Marzano. Quest’ultimo, per aver partecipato alla rivolta dei baroni (1485-86), ne fu privato da re Ferdinando I, che temporaneamente incorporò la città alla Corona; ma sul finire del secolo P. fu acquistata dagli Spinelli marchesi di Fuscaldo. La città è celebre per il santuario di S. Francesco di P. eretto nel luogo dove si trovava una cappella fondata dal santo nel 1435: la basilica (rimaneggiata in epoca rinascimentale e barocca) e il convento conservano numerose opere d’arte.
La Catena Paolana, parte nord-occidentale del rilievo arcaico della Calabria, ha inizio a N dal Passo dello Scalone (740 m) e ha un asse diretto per circa due terzi da NO a SE, poi verso S, con una lunghezza complessiva di circa 80 km. Le massime altitudini sono Cozzo Cervello (1389 m) e M. Cocuzzo (1541 m).