PANTELLERIA (XXVI, p. 210)
Dopo l'occupazione italiana dell'Africa Orientale (1934-35), riconosciuta l'importanza dell'isola nella sua funzione di punto di controllo del canale di Sicilia (a 70 km. da Tunisi e a 95 dalla Sicilia) se ne era iniziato il rafforzamento: vi fu costruito un aeroporto e vi si installarono varî servizî, ma solo dopo l'entrata in guerra dell'Italia (10 giugno 1940) il potenziamento fu proseguito destinandovi forze terrestri (circa 12.000 uomini, in parte di classi anziane; gen. A. Maffei, batterie antinavali e mezzi aerei (comandante dell'isola ammiraglio G. Pavesi). Occupata la Tunisia (13 maggio 1943), gli Alleati, che già avevano iniziato il bombardamento dell'isola, la sottoposero durante 33 giorni a 140 bombardamenti aerei e a 4 attacchi navali che ne ridussero la efficienza; due offerte di resa furono respinte. L'11 giugno 1943 gli Alleati, dopo un nuovo violento bombardamento, iniziarono lo sbarco in forze: la resa italiana avvenue lo stesso giorno. In ottemperanza alle disposizioni del trattato di pace (art. 49) l'isola è stata smilitarizzata. Secondo una stima del 31 dicembre 1947 il comune contava 10.730 abitanti residenti.