PANO
. Nome di una tribù indigena dell'Ucayali (Perù), esteso poi a un gruppo assai numeroso di popolazioni che sono risultate costituire un'unica famiglia linguistica. Queste popolazioni occupano le vallate che scendono dal versante orientale delle Ande e le testate di alcuni degli affluenti del Río delle Amazzoni. Il nucleo maggiore è lungo l'Ucayali (Conibo, Cascibo, Sipibo, Setibo o Pano), il Javary (Mayoruna, Culino) e il Jurua (Amahuaca, Cascinaua e una delle tribù Catuquina); due altri nuclei isolati sono alle sorgenti del Puru (Canamari) e del Río Madre de Dios (Aratsaira, Atsahuaca, Amiaca); finalmente un quarto gruppo di genti si seguono lungo i fiumi Mamoré e Madeira nel NE. della Bolivia (Caripuna, Chacobo, Sinabo, Pacaguara). Tutte queste tribù, alcune delle quali sono rappresentate ormai da un numero molto esiguo d'individui, hanno la cultura amazzoniana occidentale: arco piatto a sezione rettangolare, scudo cilindrico, vesti di scorza battuta, case collettive. Qualche elemento diffuso nelle tribù più occidentali (poncho) è dovuto a influenze andine. Assai diffusa era l'antropofagia: i Mayoruna e i Cascibo, oltre ai nemici, mangiavano i vecchi e i malati della tribù; i Conibo ingerivano, mescolate in qualche bevanda forte, le ceneri ottenute dalle ossa calcinate dei loro morti.
Le lingue che fanno parte di questo gruppo sono ancora molto imperfettamente note; di alcune sappiamo solo il nome. La famiglia linguistica Pano è però costituita su salde basi, grazie alle comparazioni di R. de la Grasserie (che fu il primo a distinguere questa famiglia), di F. Hestermann, di P. Rivet, ecc. Hestermann e Rivet segnalano numerose concordanze con le lingue Tacana (v. anche america, II, p. 923).
Bibl.: R. de la Grasserie, De la famille linguistique Pano, Parigi 1898; F. Hestermann, Die Pano-Sprache und ihre Beziehungen, in Verhandlungen des XVI. intern. Amerikanistenkongr., Vienna 1908, pp. 645-50; P. Rivet, Sur quelques dialectes Panos peu connus, in Journal de la Société des Américanistes de Paris, VII (1910), pp. 221-42.