PANMISSIA (dal gr. πᾶν "tutto" e μῖξις "mescolanza")
La base della teoria dell'evoluzione, quale fu proposta dal Darwin, consisteva nella dottrina della selezione naturale: ma questa non spiegava da sola tutte le difficoltà avanzate dagli oppositori del darwinismo. Si sentì la necessità di completare quella dottrina con una serie di altre ipotesi: quali la segregazione, la selezione delle tendenze ereditarie, la selezione sessuale, la panmissia.
La panmissia, cioè la mescolanza di tendenze ereditarie diverse per effetto di fecondazioni incrociate, in fondo veniva ammessa solo per spiegare come mai gli organi inutili o divenuti tali regrediscano talvolta fino a scomparire: la selezione è necessaria non solo per formare gli organi, ma per mantenerli anche, e, quando essa cessa d'agire, gli organi devono scomparire. La panmissia, compresa in tal senso, si riduce, in sostanza, a una sospensione dell'azione selettiva: un organo che non è più utile diviene per ciò stesso nocivo, anche solo perché consuma una certa quantità di nutrimento che potrebbe essere assai più utile ad altri organi: quindi una sospensione della selezione può produrre un vantaggio col sopprimerlo.
La "cessazione della selezione" era stata ammessa dal Darwin, ma egli non aveva immaginato in qual modo potesse esercitarsi. A. Weismann credette trovarne la causa nella panmissia. Dalla spiegazione data dal Weismann si comprende anzi la ragione del termine adoperato. La selezione consiste in una scelta, in una separazione d'individui riproduttori favoriti sotto qualche aspetto: il continuo isolamento produce una "evoluzione" in meglio, all'infinito seeondo il Darwin; la panmissia, al contrario, è la partecipazione di tutti gl'individui alla riproduzione. Questi individui possono eventualmente presentare qualche variazione. in senso opposto e contrastare l'effetto della selezione, tanto da condurre alla riduzione e magari alla scomparsa del carattere "selezionato".
Questo, in breve, il ragionamento del Weismann: ragionamento del tutto erroneo, alla stessa maniera e per la stessa ragione per cui era erroneo il ragionamento per cui si ammetteva che la selezione naturale, utilizzando dei piccoli vantaggi comparsi per caso in una specie animale, avrebbe addizionato i vantaggi stessi, fino a dar loro valori di vera importanza evolutiva. In realtà la panmissia può forse, compresa entro certi limiti, abbassare il valore medio che può attribuirsi a un organo, ma mai oltre limiti piuttosto ristretti. E in questo caso il valore della panmissia sotto l'aspetto evolutivo è nullo.