PANION (Πάνιον, Panium)
Sito della Palestina, che prendeva il nome da una grotta sacra al dio Pan, presso le fonti del Giordano nella località all'incirca dove sorse più tardi Cesarea Panias: campo della battaglia avvenuta fra le truppe siriache di Antioco III e quelle egiziane di Tolemeo V comandate da Scopa, da cui fu decisa la sorte della Palestina, che restò infatti da allora sino all'avvento del dominio romano (63 a. C.) se non sempre in possesso dei Seleucidi, sempre sottratta al dominio egiziano.
La data della battaglia è incerta: poiché ne parlava Polibio nel libr0 XVI, comprendente i fatti del 202-i e 201-0 a. C., la battaglia dovrebbe essere avvenuta nel 200 circa; ma poiché essa è posteriore a un viaggio di Scopa in Etolia per procurarsi dei mercenarî, che, secondo Livio (XXXI, 43) avvenne verso il 199, la battaglia viene riferita da altri al 198 a. C. In ogni caso essa rappresentò la reazione di . Antioco III contro la riconquista della Palestina compiuta da Scopa l'anno precedente. La cavalleria siriaca, posta ai fianchi della fanteria, prevalse a sinistra sulla cavalleria tolemaica identicamente disposta e poté quindi aggirare la fanteria stessa avversaria e cooperare a metterla in fuga. Scopa si dovette ritirare a Sidone, che fu stretta d'assedio, al pari di Gerusalemme, da Antioco: nonostante i rinforzi venuti dall'Egitto entrambe le città dovettero capitolare. La fonte è Polibio (XVI, 18-19; da Zenone di Rodi, che vi viene acerbamente criticato).
Bibl.: B. Niese, Gesch. der. griech. u. mak. Staaten, II, Gotha 1899, pp. 578-9; G. De Sanctis, St. dei Romani, IV, 1, Torino 1923, pp. 118-19.