NUVOLONE, Panfilo
Pittore, nato a Cremona e presto passato a Milano, dove morì forse nel 1651. Era uscito dalla scuola di G. B. Trotti; fu, come disse il Lanzi, "diligente piuttosto che immaginoso". Documento dell'arte sua si ha nell'Assunzione di Maria nella cupola di Santa Maria della Passione. I suoi figli, Carlo Francesco (1608-1661?) e Giuseppe (1619-1703), seguirono le tradizioni paterne, continuate anche da Carlo, figlio di Giuseppe. Tra essi eccelle Carlo Francesco, soprannominato "il Panfilo", la cui arte risente dapprima l'influsso del Cerano e di G. C. Procaccini, poi di Guido Reni e del Murillo. Come ritrattista godette fama d'uno dei principali "virtuosi" di Milano, tanto che la regina di Spagna quando nel 1649 passò per Milano, volle essere ritratta da lui. La sua opera va talora confusa con quella del padre e del fratello, ed è copiosissima nelle chiese e nelle collezioni lombarde. Alcuni dei suoi quadri migliori si conservano nella Pinacoteca di Brera, altri infine se ne possono vedere nelle chiese milanesi di Sant'Ambrogio, Sant'Eustorgio, Santa Maria della Passione, San Vittore, ecc.
Bibl.: Oltre alle vecchie guide milanesi del Torre, del Lattuada, del Santagostini, ecc., e alle biografie dell'Orlandi (1788) e del De Boni (1840), v. G. B. Zaist, Notizie istor. dei pitt., scult. ed arch. cremonesi, II, Cremona 1774; G. Grasselli, Abecedaria biogr. degli art. cremonesi, Milano 1827; tra gli scritti moderni, v. M. Nugent, Alla mostra d. pitt. ital. del Seicento e Settecento a Palazzo Pitti, II, S. Casciano 1930, p. 533; P. Arrigoni, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con la bibliografia prec.).