PANDINA (Πανδίνα)
Dea il cui nome è testimoniato solo su alcune monete del IV sec. di Ipponio e di Terina.
Varie supposizioni sono state fatte intorno alla sua essenza. Si è identificata con Atena, Proserpina, Eos e Hemera, Selene, Ecate o si è collegato il suo nome con δῖνος, arrivando a postulare un legame con la dottrina pitagorica della rivoluzione dei corpi celesti. Altri cercano di spiegare il nome collegandolo a radici latine, ma il risultato non è più convincente.
Sulle monete la dea è rappresentata in due modi: come figura intera con un lungo chitone, con una bacchetta nella sinistra e due papaveri o spighe nella destra, o ne è rappresentata solo la testa con la sphendòṇe.
Bibl.: Catal. of Greek Coins Brit. Mus., Italy, 359, 17 ss.; 394, 60; Höfer, in Roscher, III, 1897-909, c. 1516, s. v.; A. W. Hands, Coins of Magna Graecia, Londra 1909, p. 224; B. V. Head, Historia numorum2, Oxford 1911, p. 100; E. Ciaceri, Storia della Magna Grecia, I, Milano-Roma 1928, p. 255; W. A. Oldfather, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1949, c. 511-2, s. v., con bibl. precedente.