PANDAREO (Μαρδάρεος)
Figura della mitologia greca, marito di Armotoe (figlia di Anfidamante) e padre di Aedone, Cleotera e Merope. Egli è noto specialmente per la leggenda che si raccontava intorno alle sue due figlie Cleotera e Merope (già in Odissea, XX, 66 segg.): queste, rimaste orfane in tenera età, erano state allevate ed educate dalle dee Afrodite, Era e Atena; ma poi, mentre Afrodite s'era recata nell'Olimpo per chiedere a Zeus che procurasse ad esse buone nozze, le Arpie le sorpresero e le consegnarono alle Erinni. La sorte delle fanciulle veniva ricordata come esempio di creature viventi, trasferite, per potere divino, a continuare la loro vita nell'oltretomba, cioè nel regno dei morti. La morte di Pȧndareo si diceva avvenuta in seguito al fallo da lui commesso rubando il cane che custodiva il recinto sacro di Zeus in Mileto, sua patria, e consegnandolo a Tantalo: quando Zeus ebbe scoperto, con l'aiuto di Ermete, il nascondiglio del cane e conosciuto il rapitore di esso, punì Pandareo trasformandolo in macigno.
Bibl.: O. Gruppe, Griech. Mythologie und Religionsgeschichte, Monaco 1906, p. 257; W. H. Roscher, in Roscher, Lexicon der griech. und röm. Mythologie, III, col. 1498 segg.