pallavolo
pallavólo s. f. – Gli inizi del 21° sec. hanno rafforzato, per la p. non solo italiana, alcune peculiarità già in parte emerse in precedenza. Il volley internazionale ha certamente riaffermato la sua espressione tecnica, ma ha anche visto crescere la propria dimensione socio-economica, con l’infittirsi del calendario internazionale e la ricerca di occasioni agonistiche nuove, nascente dall’esigenza di garantire gare e visibilità a numerose federazioni, anche quelle di paesi la cui dimensione tecnica, in questo sport, è storicamente trascurabile, ma che rappresentano un potenziale bacino d’utenza: si pensi all’interesse mostrato verso la p. dai mercati orientali (Giappone soprattutto) e ai risvolti in termini pratici sulla vendita dei diritti televisivi di determinate manifestazioni, sugli incassi e quindi sulla promozione di tutto il movimento. In Italia si è rivelato ingente l’effetto dell’organizzazione del Mondiale 2010, soprattutto per l’impulso dato all’impiantistica, problema sempre delicato nel nostro Paese (realizzazioni, ristrutturazioni, acquisti di attrezzature sportive). Attualmente la p. è, al tempo stesso, uno tra gli sport più praticati dai giovani (5000 società sparse sul territorio, 330.000 atleti in attività) e uno di quelli che hanno regalato qualche soddisfazione agli italiani con le imprese delle nazionali, in ambito sia maschile sia femminile: possibile dimostrazione del fatto che la diffusione dello sport di base e le espressioni ad alto livello procedono spesso in maniera sinergica. Un rapido bilancio di questi anni delle manifestazioni agonistiche più rilevanti vede, per gli uomini, la conquista del primo posto alla World league nel 2000, la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney dello stesso anno, l’argento agli Europei del 2001, seguiti dalla vittoria in questo medesimo torneo nel 2003 e nel 2005, mentre l’anno prima era arrivata la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene; altro piazzamento d’onore agli Europei del 2011 (argento) e infine l’ottimo terzo posto alle Olimpiadi di Londra nel 2012. In campo femminile, oltre al primo posto ai Mondiali del 2002, spiccano gli ottimi risultati ottenuti in ben quattro edizioni dei Campionati europei (medaglia d’argento nel 2001 e nel 2005, medaglia d’oro nel 2007 e nel 2009); a questo vanno aggiunte le vittorie conseguite nella World cup nel 2007 e nel 2011.