Liberto di Claudio (m. 62 d. C.) o più esattamente della madre di questo, Antonia minore; svolse con sagacia l'incarico della direzione delle finanze (a rationibus) e seppe al tempo stesso costituirsi una cospicua fortuna personale. Dopo la morte di Messalina, favorì il matrimonio di Agrippina con Claudio e sostenne Nerone contro Britannico. Ancora potente dopo la morte di Claudio (54), l'anno successivo fu rovesciato da Burro e da Seneca che miravano ad annullare l'influenza che Agrippina esercitava su Nerone. Nerone, a quanto sembra, lo fece uccidere per impossessarsi delle sue ricchezze.