STROZZI, Palla
Figlio di Onofrio (Noferi), nacque a Firenze intorno al 1373, morì a Padova nel 1462. Grande e onorato cittadino di Firenze, aveva dato per sessant'anni la sua attività ai negozî civili e politici; ma aveva anche, nei riposi dalle maggiori cure, mostrato la sua inclinazione agli studî delle lettere. Era stato uno dei più caldi fautori della chiamata a Firenze di Emanuele Crisolora, come insegnante di greco allo Studio, e ne fu uno dei primi discepoli.
Il suo nome è dunque legato al risorgere dell'ellenismo in Italia; nel qual campo la sua azione divenne assai più importante e decisa, quando, espulso da Firenze in seguito al prevalere della fazione medicea, egli fu confinato nel 1434 a Padova. Allora la sua casa diventò veramente un centro del rinato ellenismo; lo Str. non solo si procurò con spesa grandissima codici greci in numero cospicuo, ma tolse anche in casa a stipendio due maestri, Giovanni Argiropulo e Andronico Callisto, che gli leggessero Aristotele e altri autori nella loro lingua. Ammetteva a partecipare dei suoi libri e delle lezioni quanti avessero desiderio di erudirsi nelle lettere greche, e lasciò, morendo, al convento di S. Giustina, presso cui abitava, la preziosa raccolta dei suoi manoscritti, andati poi dispersi.
Bibl.: L. A. Ferrai, La biblioteca di S. Giustina di Padova, in Inventario dei ms. italiani nelle biblioteche di Francia del Mazzatinti, II, p. 549 segg.; V. Rossi, Il Quattrocento, 2ª ed., Milano 1933, pp. 34-35.