paleocon
(paleo-con), s. m. e agg. (iron.) Conservatore di stretta osservanza, che si oppone a nuove forme di conservatorismo
• Non pare carino, nell’anno di Darwin ‒ quando perfino il Vaticano celebra l’Evoluzionismo ‒ negare il progresso e dire che l’umanità, invece di migliorare, si abbrutisce ogni giorno di più. Ma la tentazione è forte. Col favore dei titoli tossici che prosciugano le Borse e la serotonina nei nostri circuiti neurali, si diradano i Tir e i Suv, affondano i pimpanti neo-con, tanto in auge negli anni di Bush, e riprendono fiato i paleo-con, gli austeri conservatori all’antica. (Riccardo Chiaberge, Sole 24 Ore, 8 marzo 2009, p. 23, Domenica) • Nella «Febbre di Trump», il corrispondente dagli Stati Uniti del «Foglio» Mattia Ferraresi tenta di decodificare il personaggio ritagliandogli addosso un’identità «paleocon» che sostiene far parte della tradizione americana non meno di quella quella «neocon» che ha avuto successo con la presidenza di George W.Bush. (Massimo Teodori, Sole 24 Ore, 11 settembre 2016, p. 41, Storia e storie) • è anche un particolarissimo ircocervo il Ciuffone: con la testa di [Viktor] Orbán, tratti di [Nigel] Farage o di Grillo anche se Beppe lo nega («Ma che c’entro io con lui?») a cui si aggiunge però una parentela paleo-con che lo avvicina a [Ronald] Reagan fatta di varie componenti. (Mario Ajello, Messaggero, 10 novembre 2016, p. 17, Primo Piano).
- Espressione inglese composta dal pref. paleo- ‘antico’ aggiunto all’agg. ingl. con(servative) ‘conservatore’.
- Già attestato nella Repubblica del 14 marzo 2005, p. 13, Politica estera (Vittorio Zucconi), nella variante grafica paleo con.