PAISIJ
. Monaco bulgaro del convento di Chiliandari sul Monte Athos. Celebre per la sua Istorija slavianobălgarska za bălgarskija narod, bălgarski care i svetci (Storia slavobulgara del popolo bulgaro, dei re e santi bulgari), che segna l'inizio della rinascita nazionale e della letteratura moderna in Bulgaria. Di Paisij si sa soltanto che nacque nei pressi del monte Rila, che visse nella seconda metà del sec. XVIII, che trascorse l'adolescenza e la giovinezza dapprima nel monastero di Rila, poi in quello di Chiliandari. Quivi precisamente fu spinto a cercare, nel passato storico, motivi di vanto anche per i Bulgari, ignari delle loro glorie e virtù. Rovistò biblioteche e archivî e sulla scorta del Regno degli Slavi di Mauro Orbini redasse in due anni (1761-1762) la propria storia, scritta in lingua veterobulgara, frammista a espressioni moderne e serbe e russe, in forma molto primitiva, ma ricca di pathos, di retorica eloquenza e di ardente patriottismo. Fu edita nel 1844.
Bibl.: E. Damiani, Gli albori della letteratura e del riscatto nazionale in Bulgaria, Roma 1928; B. Penev, Paisij Hilendarski, Sofia 1918; id., Načalo na bălgarskoto văzraždane (Inizio del Risorgimento bulgaro), Sofia 1929.