PAHANG (A. T., 95-96)
Uno degli Stati Federati Malesi, il maggiore per superficie (36.274 kmq.), situato nella parte orientale della penisola di Malacca (v.) tra 2° 28′ e 3° 45′ lat. N. e 101° 30′ e 103° 30′ long. E. Confina a N. con gli stati di Trengganu e Kelantan, a O. con quelli di Perak e Selangor, a S. con Negri Sembilan e Johore, mentre a E. si affaccia sul Mar Cinese Meridionale per circa 150 km. Il territorio, coperto ancora in gran parte da foreste vergini, è formato quasi interamente dal bacino del fiume Pahang, il maggior corso d'acqua della regione. Il suolo fertile dappertutto, ma coltivato solo in ristrette zone costiere e nelle valli, produce riso, insufficiente al consumo locale, cocco ed Hevea da caucciù, che si esportano largamente. L'industria si limita alla confezione di sarongs e alla lavorazione di stuoie. In notevole quantità si estraggono oro e piombo.
La popolazione (180.111 ab. nel 1931) è costituita in grande maggioranza da Malesi, che abitano la zona costiera e la bassa e media vallata del Pahang, da Negritos nell'interno e da Cinesi che lavorano nelle miniere. Capitale dello stato è Kuala Lipis, nella valle dello Jelei, dove termina il tronco ferroviario che a Gemas si stacca dalla linea Singapore-Bangkok (Krungdeb). Centri di qualche importanza sono Pekan, capitale dello stato fino al 1898, presso la foce del Pahang, e Kuantan, il principale porto della regione.