overshooting
Superamento del valore di lungo periodo di una grandezza economica durante il processo di aggiustamento nel breve che avviene in risposta a uno shock esogeno. Il fenomeno dell’o. è spesso utilizzato per spiegare l’andamento del tasso di cambio, ma può riguardare anche altre variabili economiche.
Nato dall’esigenza di motivare le ampie fluttuazioni che caratterizzarono i tassi di cambio nominali a seguito della caduta del sistema di Bretton Woods (➔) e pubblicato da R. Dornbusch (➔) riesce a spiegare perché il tasso di cambio risulta più volatile dei suoi fondamentali, ovvero dello stock di moneta. Secondo Dornbusch, questa risposta eccessiva del tasso di cambio rispetto al valore di lungo periodo è determinata da una diversa velocità di aggiustamento delle variabili economiche agli shock esogeni che colpiscono il sistema. Il tasso di cambio, infatti, è una variabile economica che risponde immediatamente agli shock, mentre i prezzi, come dimostra l’evidenza empirica, tendono a essere vischiosi (➔ prezzo - L’approccio macroeconomico ). Fino a quando i prezzi non si adeguano allo shock iniziale, il tasso di cambio presenta valori molto distanti dal livello di equilibrio di lungo periodo. Secondo la teoria di Dornbusch, in seguito a un incremento permanente e inatteso dell’offerta di moneta (shock monetario), il tasso di cambio tende a deprezzarsi oltre il suo valore di lungo periodo, quando i prezzi sono rigidi. Successivamente questi ultimi cominciano ad aumentare e il tasso di cambio ad apprezzarsi. Alla fine dell’aggiustamento la variazione dei prezzi è pari alla variazione dell’offerta di moneta e il tasso di cambio nominale si deprezza della stessa entità.
Il fenomeno interessa anche altre variabili economiche. Può manifestarsi come reazione eccessiva dei prezzi delle attività finanziarie alle notizie economiche. Aspettative positive sull’andamento del fatturato di un’impresa quotata in borsa possono generare un rialzo del prezzo del titolo troppo alto rispetto al valore dei suoi fondamentali, ovvero rispetto al valore effettivo della società quotata. In questo caso il fenomeno dell’o. deriva da un eccesso di euforia da parte degli investitori ed è un comportamento che si verifica spesso nei mercati. ● Un altro esempio di o. si ha con le variazioni della labour share (la frazione di output che remunera il fattore lavoro) in risposta a shock tecnologici. L’evidenza empirica mostra, per gli Stati Uniti, come la labour share si muova inizialmente in modo anticiclico in risposta a uno shock tecnologico, per poi aumentare fino a superare il suo valore di lungo periodo, e tornare solo dopo più di un decennio al suo livello iniziale. Tale andamento nel ciclo economico è ancora un fatto in cerca di una teoria, in quanto i modelli dinamici di ciclo economico reale, seppure riescano a chiarire l’andamento anticiclico della labor share, non sono ancora riusciti a spiegarne l’o. di medio periodo.