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OUIDA

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana (1935)
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OUIDA

Salvatore Rosati

. Pseudonimo, originato da un tentativo infantile di pronunziare il nome Louisa, di Maria-Louise de la Ramée, scrittrice inglese, nata di padre francese e madre inglese a Bury St Edmunds il 1 gennaio 1839, morta a Viareggio il 25 gennaio 1908. Il suo primo romanzo, Granville de Vigne, apparve a puntate nel New Monthly (1860) e fu ripubblicato in volume nel 1863 col titolo Held in Bondage. Da allora scrisse ininterrottamente romanzi, tra cui Under Two Flags (1867) e Moths (1880), i più vistosi, contribuirono ad assicurarle larghissimo successo popolare e lauti guadagni. Dal 1860 aveva cominciato a fare lunghi soggiorni in Italia e nel 1874 si stabilì con la madre a Firenze, dove condusse vita molto dispendiosa; sicché dopo il 1890, quando il favore pubblico l'abbandonò, si trovò povera. Per aiutarsi collaborò allora anche a riviste, scrivendo articoli, raccolti nei due volumi Views and Opinions (1895) e Critical Studies (1900). Nel 1906 ottenne una pensione di 150 sterline annue.

Con W. Collins, Ch. Reade e altri, O. è tra gli epigoni del Dickens, che tendevano a riuscire innanzi tutto divertenti nel senso popolare. O. bada soprattutto all'intreccio, perciò ebbe così largo pubblico. Quando agli estremi del verismo succedette il pessimismo, anche i libri di O., specie dopo il 1882, presero colori più cupi con rappresentazioni compiaciute del vizio e del cinismo. Rimase tuttavia superficiale: i suoi personaggi sono tutti manierati. Migliori momenti si trovano nelle sue pagine di realismo pittoresco, segnatamente nelle descrizioni di paesaggi e di costumi dei romanzi che hanno per scena l'Italia, e nei ritratti di animali.

Opere: Tra i suoi moltissimi romanzi ricordiamo, oltre a quelli citati: Strathmore (1865); Chandos (1866); Idalia (1867); Tricotrin (1869); Puck (1870); A Dog of Flanders and Other Stories (1872); The Little Wooden Shoes (1874); Stories for Children (1882); Ruffino (1882); The Massarenes (1897), pittura del milionario parvenu nella società londinese.

Bibl.: H. C. Huntington, Memories, personages, people, places, Londra 1911, pp. 190-296, con diario di O. dall'aprile 1850 al maggio 1853; S. M. Ellis, William Harrison Ainsworth and His Friends, voll. 2, Londra 1910.

Vedi anche
Pietro Mascagni Musicista italiano (Livorno 1863 - Roma 1945). Dopo essersi già cimentato nella composizione con l'idillio In Finlandia (1881), la cantata Alla gioia (da Schiller, 1882), 2 sinfonie, pezzi varî, liriche, ecc., nel 1882 riprese gli studî iniziati a Livorno entrando al conservatorio di Milano (con M. Saladino ... Browning, Tod Regista cinematografico statunitense (Louisville 1882 - Hollywood 1962). Nel 1925 raggiunse il successo con The unholy three (I tre), bizzarra storia criminale; la mistura di ingredienti a effetto trovò la sua celebrazione nell'esotismo di The road to Mandalay (Il capitano di Singapore, 1926). Si può ... Giovacchino Forzano Forzano ‹-z-›, Giovacchino. - Commediografo italiano (Borgo San Lorenzo 1883 - Roma 1970). Già redattore della Nazione, è stato regista nei maggiori teatri lirici italiani, e di numerosi film, desunti da suoi soggetti. Autore di moltissimi libretti d'opera (fra cui Lodoletta e Il Piccolo Marat per P. ... Giacósa, Giuseppe Giacósa ‹-ʃa›, Giuseppe. - Narratore e drammaturgo (Colleretto Parella, od. Colleretto Giacosa, 1847 - ivi 1906). Il suo teatro passa dalla rievocazione del mondo storico, soprattutto medievale (Una partita a scacchi, 1873; Il Conte Rosso, 1880; La signora di Challant, 1891; ecc.), al naturalismo e allo ...
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    Pseudonimo della scrittrice inglese Marie Louise de La Ramée (Bury St. Edmunds 1839 - Viareggio 1908). Romanziera, curò soprattutto gli intrecci, in cui fece muovere personaggi superficiali e di maniera. Eccentrica, amante dello sfarzo e del lusso, visse vent'anni a Firenze (1874-94); quando la sua ...
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