OTTONE IV di Brunswick, imperatore
di Brunswick, Figlio di Enrico il Leone e di Matilde d'Inghilterra, nacque probabilmente intorno al 1174 e per nascita, educazione e interessi fu legato sin dalla sua prima giovinezza a quella coalizione angloguelfa che, nell'Europa e nella Germania del principio del sec. XIII, si contrappose alla minacciosa potenza degli Svevi, alleati della Francia di Filippo Augusto, resi formidabili dall'acquisto del regno di Sicilia.
O. fu educato alla corte dello zio Riccardo Cuor di Leone e partecipò con lui alle guerre in Francia contro Filippo Augusto, ottenendo i titoli di duca d'Aquitania e conte di Poitou. Ma l'immatura morte di Enrico VI lo lanciò nel più vasto cerchio delle lotte per l'Impero e contro la Chiesa, quando il 9 giugno 1198 i principi del partito guelfo, con a capo Adolfo, arcivescovo di Colonia, lo elessero re dei Romani contro la designazione fatta dall'altro partito, di Filippo di Svevia. Il pontefice Innocenzo III (v.) rimase dapprima incerto fra i due pretendenti, finché si decise nel 1201 a riconoscere O., in seguito alla rinuncia da lui fatta dei diritti dell'impero sul ducato di Spoleto, sull'esarcato e sulla Marca di Ancona, a favore della Chiesa.
Ma al riconoscimento pontificio seguiva un indebolimento della posizione di O. in Germania, dovuto alle vittorie militari conseguite da Filippo di Svevia nonché ai successi dell'abile politica di lui nell'attirare a sé i principi tedeschi del partito guelfo, e nei tentativi per un accordo con la Chiesa. Innocenzo III parve di nuovo titubante e disposto ad abbandonare O., che s'era frattanto rifugiato in Inghilterra, quando nel 1208 l'uccisione di Filippo di Svevia liberò il guelfo del pericoloso rivale, e riunì sul suo nome i voti di tutti i principi tedeschi, che esprimevano così la loro stanchezza della lotta e il loro vivo desiderio di una conciliazione. O., a secondare tali tendenze di conciliazione, punì l'uccisore di Filippo e ne sposò la figlia Beatrice, atteggiandosi così anche a difensore dell'eredità degli Svevi, e, forte del favore dei principi tedeschi, ottenne facilmente il definitivo riconoscimento da Innocenzo III e l'incoronazione imperiale, che avvenne in Roma il 4 ottobre 1209.
I buoni rapporti tra l'imperatore e il pontefice furono però ben presto turbati dalla questione del regno di Sicilia. O., come imperatore e come sposo della figlia di Filippo di Svevia, rivendicava a sé il regno che Innocenzo III aveva destinato al piccolo Federico, figlio di Enrico VI. Scoppiata la lotta, il pontefice scomunicò e depose O., sciolse i suoi vassalli dal vincolo di fedeltà, fece nominare contro di lui re dei Romani, Federico di Sicilia (1211).
Ridestatasi in Germania la lotta fra guelfi e svevi, O. dovette abbandonare l'Italia per andare a difendere il suo regno d'oltralpe. Ma, privato dalla morte della moglie Beatrice (1212) anche dell'unico titolo per cui poteva aspirare al regno di Sicilia, e battuto definitivamente a Bouvines (1214) da Filippo Augusto, dovette abbandonare il campo al suo competitore ritirandosi nel Harzburg, dove morì il 19 maggio 1218. Fu sepolto nel duomo di Brunswick.
Politico e soldato di buone qualità, Ottone fu travolto, più che dalla nemica potenza sveva, dal tracollo che nel continente la battaglia di Bouvines inflisse alla potenza della casa reale d'Inghilterra, cui la fortuna di Ottone di Brunswick fu troppo strettamente legata.
Bibl.: E. Winkelmann, Philipp von Schwaben und O. IV., Lipsia 1872-1876; J. Haller, Das altdeutsches Kaisertum, Stoccarda 1926.