OTTOBELLO
. Contraddistinto comunemente col cognome di Soffientino, successe nella sede vescovile di Lodi ad Ambrogio del Corno sulla fine del 1219. Testimoni della sua attività nel governo della diocesi sono i 220 atti legali del suo episcopato ancora conservati. Come la città di Lodi ebbe la conferma dei suoi diritti da Federico II il 28 novembre 1220, così O. ottenne il pieno riconoscimento dei diritti del suo vescovato, quali erano stati confermati dal Barbarossa, con un diploma di Alberto arcivescovo di Magdeburgo legato imperiale in data 5 luglio 1223. Con ciò egli poté anche costringere i feudatarî a riconoscere i loro obblighi verso il vescovato, e riordinarne l'amministrazione; inoltre attese a ripristinare la disciplina ecclesiastica, a fondare ospedali, e introdusse francescani e domenicani.
Ma la guerra tra Federico II e Gregorio IX attraversò la sua attività: Lodi, dominata dal vicario imperiale, serviva da fortezza per proteggere Cremona e Pavia contro Milano e Piacenza guelfe; fu perciò privata dal papa della sede vescovile; tuttavia nei documenti O. continua a essere chiamato vescovo di Lodi. Morì dopo l'11 giugno e prima del 29 agosto 1243.
Bibl.: Fr. A. Zaccaria, Laudensium episcoporum series, Milano 1763, p. 217 segg.; C. Vignati, Cod. dipl. Laudense, II, Milano 1883, p. LXIX segg.