KOTZEBUE, Otto von
Figlio dello scrittore Augusto (v. sopra), nato a Reval (Tallinn) in Estonia nel 1787, seguì la carriera marinara nella marina russa, e nel 1803 prese parte come cadetto alla circumnavigazione condotta dal Krusenstern. Promosso poi dal cancelliere imperiale Romancov (Rumjancov) a sue proprie spese un altro viaggio di scoperta, il comando della nave (il Rjurik) fu affidato appunto al K., col compito di cercare a N. dello Stretto di Bering un passaggio che per il mare Polare conducesse all'Atlantico. La spedizione, partita da Kronštadt nel luglio 1815, girato il capo Horn, toccò l'isola di Pasqua, risalì alle Ratak (arcip. di Marshall) dove impose nomi russi, oggi non più usati, ad alcune delle isole scoperte; indi, dopo una sosta al Camciatca, traversò nel luglio del 1816 lo Stretto di Bering e sostò nella baia che chiamasi ancor oggi di Kotzebue. Trattenutosi qualche tempo a Unalaska nelle Aleutine, il K. svernò poi alle isole Ratak, e nell'estate seguente ritentò lo Stretto di Bering, ma colto da malattia rientrò nel Pacifico e ricondusse la spedizione in Europa per il Capo, compiendo così una seconda circumnavigazione. Erano a bordo della nave i due scienziati Adalberto von Chamisso e F. Eschscholtz, il primo dei quali descrisse con vivi colori e con passione di naturalista il viaggio, del quale tracciò una narrazione anche lo stesso K. Una terza spedizione idrografica condusse poi il K. dal 1823 al '26 con la nave Predprinjatie, a bordo della quale era anche il fisico Emilio Lenz le cui osservazioni nel Pacifico diedero la dimostrazione della grande circolazione acquea nel fondo degli Oceani con lo scambio delle acque polari e delle equatoriali. Reduce in Russia dopo questa sua terza circumnavigazione, il K. si ritirò a vita privata; morì a Reval (Tallinn) il 15 febbraio 1846.