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LUDWIG, Otto

di Giovanni A. AIfero - Enciclopedia Italiana (1934)
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LUDWIG, Otto

Giovanni A. AIfero

Poeta tedesco, nato il 12 febbraio 1813 a Eisfeld (Turingia), morto il 25 febbraio 1865 a Dresda. Di agiata famiglia borghese, ebbe una giovinezza travagliata in seguito alla morte precoce dei suoi genitori. Compì studî irregolari, restando soprattutto un autodidatta. Dedicatosi alla poesia e, più, alla musica, compose fra l'altro due operette, Die Geschwister e Die Köhlerin che gli valsero una borsa di studio da parte del duca di Meiningen. Si recò allora a Lipsia (1840) a perfezionarsi nella musica col Mendelssohn; ma si convinse che quella non era la sua vocazione, e si volse alla poesia, scrivendo le novelle Die Emancipation der Domestiken e Maria, e il Märchen von den drei Wünschen, ma specialmente cimentandosi nel dramma, con la commedia Hanns Frei (1843), i drammi borghesi Die Rechte des Herzens, Die Pfarrose, e riuscendo infine ad affermarsi col dramma in prosa Der Erbfoster, rappresentato dal Devrient nel 1850 (pubblicato nel 1853) - un'opera che, se manca di vera tragicità, dando troppa parte al fortuito, sì da venire avvicinata da alcuni alla tragedia fatalistica, è però ricca di caratteri sicuramente plasmati e di vita realisticamente osservata. Il successo e una piccola eredità da parte di uno zio commerciante permisero nel 1852 a L., che si era intanto stabilito a Dresda, di sposare Emilie Winkler con cui si era fidanzato da tempo e che gli fu compagna fedele e premurosa. In quello stesso anno rappresentò la tragedia in versi Die Makkabäer (pubblicata nel 1854). In essa L. persegue l'ideale di un dramma idealistico e realistico insieme nel quale il conflitto tragico si svolga tutto nell'intimo dell'eroe, e tutte sue, fuori di ogni influsso dell'ambiente, siano l'azione e l'espiazione, riuscendo a creare alcune figure e scene di potente efficacia, senza peraltro dare all'opera una sicura unità. Dopo i Makkabäer, il L. non portò altro dramma a compimento; quantunque numerosi drammi meditasse o iniziasse (fra cui Agnes Bernauerin, un dramma su Federico II, Marino Faliero, Tiberius Gracchus), impedito nella creazione dalla stessa altezza del suo sogno poetico, dalle crescenti esigenze impostesi, dall'acuirsi del suo spirito autocritico alimentato dallo studio del dramma shakespeariano, che egli innalzò quale modello insuperato per ogni tempo, in opposizione ai classici tedeschi, soprattutto allo Schiller, lasciandoci nelle annotazioni penetrantissime (O. L.s dramatische Studien, a cura di R. Petsch, Dresda 1925), un'opera ricca di illuminazioni e di originalità. Nell'attesa del dramma ideale, il L. ritornò intanto al genere in cui s'era già provato, e toccò in esso, più rispondente al suo raccolto temperamento, il vertice che invano aveva cercato di raggiungere nel dramma. Tuttora fresca di vita, ricca di colore e movimento è infatti la novella campagnola Die Heiterethei (1854) - col racconto che ne è come il contrapposto Von dem Regen in die Traufe - nella quale si respira l'atmosfera della sua terra e intorno alla protagonista, plasmata con tocchi felicissimi, si agita una folla di tipi ritratti con verità e umore. E un capolavoro della letteratura narrativa tedesca è l'ampio racconto Zwischen Himmel und Erde (1855), nel quale, con finezza di analisi psicologica tutta moderna, è trattata una storia di amore di passione e di morte, un conflitto che, pure svolgendosi tra umile gente, raggiunge schietta intimità e tragicità, ed è vigorosa pienezza e plasticità di vita. Duri gli ultimi anni del poeta, tormentati dall'aggravarsi dei mali che fin dalla giovinezza lo minavano. Il L. lasciò altresì delle liriche, che spesso riecheggiano motivi e modi di altri poeti e solo hanno qualche accento più vivo e originale, ove parla il suo amore felice (Buschlieder).

Opere: Poche delle opere del L. furono pubblicate da lui stesso; la maggior parte apparvero postume nelle edizioni curate da M. Heydrich, Lipsia 1874, da A. Stern e E. Schmidt, Lipsia 1891, voll. 6, e nella grande edizione diretta da P. Merker, in unione col Goethe-Schiller-Archiv (O. L. Sämtl. Werke, Monaco 1912 segg., voll. 6). La figlia Cordelia pubblicò inoltre una scelta dei pensieri (Gedanken L.s, aus dem Nachlass ausgew., Lipsia 1903) e copioso è tuttora il materiale manoscritto (redazioni varie delle opere, frammenti, piani, note, ecc.). Numerose le scelte, fra cui quelle curate da V. Schweizer (Bibl. Inst., 2ª ed., 1928), A. Bartels (Hesse Klass. Bibl., 1900), A. Eloesser (Gold. Klass. Bibl., con ottima introduzione, s. a.).

Bibl.: A. Stern, O. L. Ein Dichterleben, Lipsia 1891; E. Wichler, Über O. L.s ästhetische Grundsätze, Berlino 1897; H. Kühnlein, O. L.s Kampf gegen Schiller, Lipsia 1900; R. Müller, O. L.s Erzählungskunst, Berlino 1905; W. Greiner, Die ersten Novellen O. L.s u. ihr Verhältnis zu L. Tieck, diss., Jena 1904; Fr. Bruns, Fr. Hebbel u. O. L., Berlino-Steglitz 1913; B. Ludwig, O. L.s Welt- u. Lebensanschauung, Gladbeck 1913; H. Lohne, O. L.s Romanstudien u. s. Erzählungspraxis, Berlino 1913; H. Fresdorf, Die Dramentechnik O. L.s, Strasburgo 1915; L. Mis, Les œuvres dramatiques d'O. L., parte 1ª (dal 1840 al '52), nuova ed., Parigi 1929; partes 2ª (dal 1853 al 1865), Lilla 1925; id., Les Études de Shakespeare d'O. L. exposées dans un ordre méthodique et préc. d'une introd. lettér., n. ed., Parigi 1929. Dal 1928 esce, a cura di W. Greiner, un O. L. Kalender (Weimar), organo dell'O. L. Verein.

Vedi anche
Morèlli, Rina Morèlli, Rina (propr. Elvira Morelli, Rina). - Attrice (Napoli 1908 - Roma 1976), nipote di Alamanno Morelli e figlia d'arte, iniziò la sua carriera nella compagnia di A. Betrone. Nel 1933 fu interprete di due spettacoli eccezionali, Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare diretto da M. ...
Tag
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  • Ludwig, Otto
    Enciclopedia on line
    Scrittore tedesco (Eisfeld, Turingia, 1813 - Dresda 1865). Dopo essersi dedicato alla musica, che studiò con Mendelssohn a Lipsia, investì le proprie energie creative nella letteratura. Di salute malferma, in lotta con le difficoltà materiali e con la propria eccitabilità e l'esasperata sottigliezza, ...
Vocabolario
òtto
otto òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto...
otto Grandi
otto Grandi (Otto grandi, Otto Grandi), loc. s.le m. pl. Gli otto Stati occidentali più industrializzati: i sette Grandi e la Russia. ◆ Tutto molto giusto e tutto molto saggio, se non fosse che nell’ottica non del cardinale [Dionigi Tettamanzi],...
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