LÖWI, Otto
Farmacologo, nato il 3 giugno 1873 a Francoforte sul Meno. Nel 1896 si laureò in medicina a Strasburgo; per breve tempo fu in quella università assistente di C. v. Noorden; nel 1898 passò nell'istituto di farmacologia di Marburgo dove nel 1900 conseguì la libera docenza in farmacologia; nel 1904 fu chiamato a Vienna come professore straordinario, nel 1909 ebbe la cattedra di farmacologia a Graz.
I suoi lavori più importanti si riferiscono al sistema neurovegetativo (azione dell'adrenalina, della cocaina, della digitale, del calcio) e particolarmente allo studio dell'azione del vago e del simpatico sull'attività del cuore. Poté dimostrare sperimentalmente che la inibizione vagale si manifesta sul miocardio attraverso la liberazione di una sostanza inibitrice che si origina per influenza del vago sul miocardio e si distrugge nel miocardio stesso. La presenza di questa "sostanza vagale" si dimostra nel liquido di Ringer che perfonde un cuore di rana dopo la stimolazione dei vaghi cardiaci. Le sue ricerche gli valsero il premio Nobel per la medicina del 1936, che divise con sir H. Hallet Dale.